Il caso dell’ex assessore regionale lombardo «troppo povero» per pagare gli alimenti
L’ex assessore regionale lombardo Massimo Buscemi della giunta di Roberto Formigoni è stato assolto per i mancati versamenti di mantenimento alle figlie e alla moglie. «Sono troppo povero», così si è difeso Buscemi davanti al giudice del Tribunale di Busto Arsizio. E il magistrato gli ha dato ragione, assolvendolo con formula ampia in quanto il fatto non costituisce reato. L’uomo aveva l’obbligo di versare il mantenimento alla famiglia, ma non ha mai ceduto un euro. Si parla di ben 3mila euro al mese che doveva versare dal 2015 al 2021. Tuttavia, il suo avvocato ha dichiarato che dopo gli anni della politica, il suo assistito ha visto ridursi le proprie entrate economiche. Una versione che ha lasciato di stucco le parti civili rappresentate dall’avvocato Tiberio Massironi, soprattutto se si considera che nel 2015 Buscemi ha ricevuto 436mila euro di buona uscita dalla Regione Lombardia. Non è la prima volta che l’ex politico si ritrova tra le mura di un tribunale. Buscemi, infatti, finì nello scandalo «Rimborsopoli» nel 2021. Venne infine assolto dopo l’annullo con rinvio ad un nuovo giudizio di appello in seguito alla condanna anche in secondo grado. Inoltre, nel 2014 era stato condannato a un anno e sei mesi per falso.
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