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Ecco perché la mail di Ralph Baric del 2018 non parla della Covid-19

29 Aprile 2024 - 13:33 David Puente
La mail parla di un altro virus, quello della SARS

Una mail del 2018 di Ralph Baric, docente dell’Università della Carolina del Nord, è stata resa pubblica a seguito di un FOIA scatenando una teoria: quella del suo presunto coinvolgimento sull’origine del virus della Covid-19. A diffondere la narrazione e le accuse contro Baric è Kim Dotcom, imprenditore noto come il fondatore di Megaupload. Leggendo il tweet, tradotto e riproposto insieme alla mail in lingua italiana via Facebook da diversi utenti, si nota la mancata conoscenza in materia partendo dall’errore nel chiamare il virus Covid-19.

Per chi ha fretta

  • Covid-19 non è il nome del virus, ma quello della malattia.
  • Il virus della Covid-19 si chiama Sars-Cov-2.
  • Nella mail del 2018 si parla del Sars-Cov, ossia quello della SARS.
  • La mail parla della proteina Spike. Tale proteina fa parte di ogni virus della famiglia Coronavirus, ma sono diverse tra di loro.
  • Risulta riduttivo sostenere che si potrebbero trovare migliaia di mail di virologi, epidemiologi e ricercatori vari che parlino di proteine Spike e Coronavirus da prima del 2020. Trovarne una non significa aver trovato l’origine del Sars-Cov-2.
  • Ad oggi, dal 2020, non ci sono evidenze che dimostrino che il Sars-Cov-2 abbia origine dal Sars-Cov.

Analisi

Ecco un esempio di post dove viene riportata l’informazione fuorviante del tweet di Kim Dotcom:

Lo scienziato americano Ralph Baric ha sviluppato la proteina spike che è stata inserita nel Covid-19 e ha lavorato con il laboratorio di Wuhan dove è stato creato il virus. Il Covid-19 è stato fatto in America e finanziato dal governo degli Stati Uniti. Dove sono i media? Dov’è l’indignazione? Dov’è il tribunale penale?

Il contenuto della mail

Veniamo al contenuto della mail condivisa da Dotcom, riportandone i punti ritenuti fondamentali per la narrazione:

I’d like to hear your thoughts on how these proteins are best delivered to bats and what has been attempted so far.

[…]

I have a couple of questions about the SARS-CoV spike glycoproteins you are developing with respect to the DARPA grant we are collaborating on.

[…]

Toni – this is the info from Ralph Baric on the nanoparticle work he’s been involved in…

Il virus citato è quello della SARS

I Coronavirus esistono da prima del 2020, tanto che si hanno indizi dell’esistenza fin dal 1912. Ciò non significa che la Covid-19 fosse nota fin dall’inizio del secolo scorso. Quando parliamo di Coronavirus facciamo riferimento alla famiglia di virus come quello della comune influenza, della MERS (Middle East Respiratory Syndrome o Sindrome Respiratoria Mediorientale) e della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome o Sindrome Respiratoria Acuta Grave), che conosciamo da ben prima del 2020. Le mail del 2018 parlano chiaramente del Sars-Cov, ossia quello relativo alla SARS. Come dovremmo sapere fin da inizio pandemia, il virus della Covid-19 si chiama Sars-Cov-2 e non Sars-Cov.

La proteina Spike fa parte dei Coronavirus

A causa della pandemia abbiamo imparato nuovi nomi e termini, principalmente usati in ambiti accademici e scientifici. Una di queste è la “proteina Spike” di cui si è parlato molto anche per i vaccini. Che stessero parlando di questa proteina in una mail del 2018 non indica che ci sia un legame con il virus della Covid-19. Risulterebbe riduttivo affermare che si potrebbero scovare migliaia di mail che parlino di “proteina spike” e di Coronavirus scambiate prima della Pandemia, in quanto tutti gli scienziati che studiano questa famiglia di virus ne parlano.

Lo studio del 2015 di Baric e la richiesta di un’indagine

Un’altra ricerca di Baric venne associata erroneamente al Sars-Cov-2, ossia al virus della Covid-19. Si tratta di uno studio del 2015 fatto dai ricercatori dell’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill su un nuovo virus simile a quello della SARS. Si tratta del famoso “virus chimerico” raccontato dal TGR Leonardo in un servizio del 2015 trattato in un nostro articolo del 2020. Ciò che risulta curioso, di fronte alle accuse a lui rivolte in questi giorni, è che Baric è uno dei firmatari dell’appello del 2021 per indagare sull’origine del Sars-Cov-2.

Conclusioni

La mail del 2018 di Ralph Baric non riguarda la Covid-19. L’equivoco nasce dal fatto che il virus della SARS si chiama Sars-Cov mentre quello della recente pandemia si chiama Sars-Cov-2, entrambi della famiglia Coronavirus ma non imparentati tra di loro. Non ci sono prove scientifiche, dal 2020 ad oggi, che mostrino uno stretto legame tra i due da confermare una presunta manipolazione umana.

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