In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ESTERIDiritti umaniGiovaniIranMahsa AminiMedio OrienteNika ShakaramiOmicidiTeheranViolenza sessualeViolenza sulle donne

Iran, Nika Shakarami «fu molestata e uccisa dalle forze di sicurezza»: la rivelazione sulla morte della 16enne

nika sharakami
nika sharakami
Scomparve nel settembre 2022 durante una protesta contro il regime. Ma, ora, un documento pubblicato dalla "Bbc" racconta come sono andate realmente le cose

Nika Shakarami è stata uccisa dalle forze di sicurezza iraniane. Ne era certa la madre Nasrin. Ma, ora, emerge da un documento «altamente confidenziale» trapelato da Teheran di cui ha preso visione la Bbc. La sedicenne, scomparsa durante una protesta anti-regime dopo l’uccisione di Mahsa Amini e ritrovata morta nove giorni dopo, è stata prima aggredita sessualmente, poi uccisa da tre uomini del regime. Il documento finito sulla scrivania dell’emittente inglese riporta la trascrizione scritta di un’udienza del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica sul caso della sedicenne. Al suo interno vi sono i nomi degli assassini e di tutti coloro, a partire dai vertici, che hanno nascosto la verità. «Nika è stata portata su un furgone delle forze di sicurezza, uno degli uomini l’ha molestata mentre era seduto su di lei. La ragazza ha reagito ed è stata picchiata con i manganelli», scrive il media. Nika è diventata il simbolo delle proteste «Donna, vita, libertà» e della lotta contro il regime iraniano.

Poco prima di scomparire, Shakarami era stata ripresa in un video la sera del 20 settembre 2022 vicino al Laleh Park, nel centro di Teheran, in piedi su un cassonetto mentre dava fuoco all’hijab. Altre intorno a lei gridavano «Morte al dittatore», riferendosi al leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei. Dal documento si scopre che Nika quel giorno era osservata dalla polizia, dal «Team 12», che per l’atteggiamento la considerava una delle leader della protesta. I suoi famigliari avevano trovato il corpo senza vita della giovane in un obitorio circa una settimana dopo la sua scomparsa. Il regime aveva affermato che si era uccisa, ma per la famiglia non vi erano dubbi: la morte era stata provocata dalle autorità iraniane.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti