Ecco perché questa donna appesa non è Jolanda Crivelli
La storia di Jolanda Crivelli è simile a quella di Giuseppina Ghersi. Quella di una giovane donna che viene presa di mira dai partigiani per la propri legami con il regime fascista. Anche in questo caso, i contorni della vicenda sono sfumati, ma quel che è certo è che negli anni questa si è arricchita di dettagli non verificati oltre a venire diffusa con un’immagine non attinente. Una foto di una donna appesa a un albero che non mostra Jolanda Crivelli.
Per chi ha fretta:
- In occasione del 25 aprile 2024 è tornata a circolare la storia di Jolanda Crivelli, ventenne cesenate uccisa dai partigiani.
- Negli anni la storia si è arricchita di elementi non verificati dati come certi.
- Tra questi anche la foto di una donna appesa a un albero per un piede.
- La foto di una donna appesa a un albero non mostra Jolanda Crivelli.
- Infatti, è un’opera d’arte della norvegese Hilde Krohn Huse.
Analisi
Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione c’è un lungo testo, di cui riportiamo la parte legata alla foto:
Jolanda Crivelli, uccisa dai partigiani comunisti e lasciata giorni appesa a un albero.
Come viene raccontata la storia di Jolanda Crivelli
Una delle versioni più cruente della storia è narrata in un articolo del Secolo d’Italia. Nel pezzo si legge di Jolanda Crivelli, ventenne cesenate che tornò nella sua città natale il 26 aprile 1945. Era da poco diventata vedova di un ufficiale del Battaglione M. A Cesena, la giovane si era appena ricongiunta con la madre, che viveva sola. Tuttavia, appena arrivata, Jolanda fu subito riconosciuta dai suoi concittadini, che la denunciarono come una «fascista, moglie di fascista». Sempre secondo quanto si legge nell’articolo, la giovane fu oggetto di violenza e brutalità. Fu percossa, torturata e «probabilmente violentata», oltre che denudata davanti alla folla. Di fronte alle carceri della città – continua l’articolo – Crivelli legata a un albero e fucilata. Il suo corpo nudo rimase esposto per due giorni come monito agli altri fascisti. Solo allora alla madre fu concesso di seppellirla.
Gli elementi aggiunti
Tuttavia, l’articolo presenta informazioni non verificate come se fossero certe. Nel 1945, il giornalista Piero Pasini raccontava la stessa storia in questo articolo: Assassinii di cesenati ad opera dei partigiani 1945/46. Come fa notare il collettivo contro il revisionismo storico Nicoletta Bourbaki, la protagonista è la stessa ma con un altro nome: Aurada Gridelli. Poco più che vent’enne e incinta, dopo il linciaggio, gli sputi e l’uccisione – non si legge di violenze sessuali – il corpo della giovane non era tumefatto e appeso a un albero, ma steso su un prato, crivellato di piccole ferite, «come se le avessero sparato anche con pallini da caccia».
L’opera d’arte
Al di là della storia, ad essere aggiunta senza le dovute verifiche è anche l’immagine che correda il racconto. Sia nei post su Facebook, sia negli articoli sul Secolo d’Italia: una donna appesa per un piede a un albero. Così usata, l’immagine inganna il lettore, che crede sia una foto storica. Ma così non è. Infatti, la foto di una donna appesa a un albero non mostra Jolanda Crivelli uccisa dai partigiani, bensì l’artista Hilde Krohn Huse, protagonista della sua stessa opera da titolto Hanging in the Woods. Dell’artista e dell’opera si può leggere anche in un articolo del Guardian dell’agosto 2015.
Conclusioni
In occasione del 25 aprile 2024 è tornata a circolare la storia di Jolanda Crivelli, ventenne cesenate uccisa dai partigiani. Negli anni la storia si è arricchita di elementi non verificati dati come certi. Tra questi anche la foto di una donna appesa a un albero per un piede. La foto di una donna appesa a un albero non mostra Jolanda Crivelli. Infatti, è un’opera d’arte di Hilde Krohn Huse.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.