La villa del figlio di Daniela Santanchè è a rischio demolizione: «Senza sanatorie partirà l’ordinanza»
La villa di 270 metri quadri di Lorenzo Mazzaro, figlio di Canio e Daniela Santanchè, è a rischio demolizione. La casa che si trova immersa nel parco della Versiliana in provincia di Lucca è stata oggetto di richieste di sanatorie per abusi edilizi. Che però non sono andate a buon fine. Anche se un fascicolo aperto nel 2015 ed estinto nel 2020 ha portato Lorenzo sul banco degli imputati per poco tempo, fino all’intervento della prescrizione. Ma la dichiarazione di estinzione del reato non ha portato a successivi ordini di ripristino. Che spettano al comune di Pietrasanta. La pratica all’Ufficio Lavori Pubblici del comune risulta “in corso” dal 2014. Ma la “casina rossa” dovrebbe essere insanabile.
Abuso paesaggistico
Per questo, spiega oggi Il Fatto Quotidiano, ora è a rischio demolizione. Il 28 agosto 2014 i vigili si presentano nella villa per accertare la presenza del proprietario. Non lo trovano per due volte. Ma notano i manufatti e mandano una segnalazione alla procura di Lucca. Che nel 2015 apre un fascicolo con l’ipotesi di reato di abuso paesaggistico. La pubblica ministera Lucia Rugani chiede il rinvio a giudizio nel 2017. Il giudice onorario Lucrezia Fantecchi nota che i reati sono prescritti perché sono passati cinque anni. Nell’ottobre 2020 arriva la prescrizione. E nessuno ordina la demolizione delle opere abusive. Mazzaro risulta residente in via Apua 302. L’ufficio sta riesumando la pratica. La dirigente Valentina Maggi conferma di averla ritrovata in archivio dove giaceva da 10 anni. Conferma al quotidiano di non aver trovato esiti di sanatoria approvati. E conclude: «Se anche dalla paesaggistica di Forte dei Marmi non emerge un’autorizzazione, prescrizione o meno dei reati, partirà l’ordinanza di demolizione».