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Primo maggio, il diluvio frena il Concertone di Roma. Le scuse di Ermal Meta: «Problemi più gravi del previsto». Poi canta Hallelujah ed esce il sole – Il video

01 Maggio 2024 - 15:55 Gabriele Fazio
La pioggia battente ha interrotto le prime esibizioni di Giusy Ferreri e Cor Veleno. Poi sul palco è salito il conduttore per provare a scaldare il pubblico: l'evento ha ora preso il via

Un diluvio si abbatte su Roma creando enormi disagi all’inizio delConcertone del Primo Maggio, quest’anno organizzato al Circo Massimo. La prima esibizione dei Bloom, con Giusy Ferreri, salta. Si fa un tentativo andando avanti con la scaletta ma anche i Cor Veleno devono arrendersi alla pioggia. Gli strumenti sono bagnati e vengono spostati, il palco è allagato così la musica appena iniziata deve essere sospesa. Appena un minuto dopo l’inizio dell’evento, davanti a un pubblico esiguo rispetto al passato e intirizzito dall’acqua. «Non poteva andare peggio. Poteva nevicare», ha scherzato Ermal Meta, salito sul palco con il difficile compito di scaldare gli spettatori e prendere tempo, mentre si provava a far ripartire gli strumenti. «I nostri tecnici stanno cercando di di risolvere i problemi che sono molto più complicati di quel che appariva», ha confessato l’artista, nella veste di conduttore. Davanti al pubblico di giovanissimi, completamente bagnato, ha preso una chitarra acustica «che è l’unica che funziona», e detto al pubblico: «Diciamo una preghiera tutti insieme». Una preghiera musicale ovviamente, la più famosa della storia forse, Hallelujah di Leonard Cohen, e magicamente il cielo si è aperto mentre la piazza e il backstage urlavano al miracolo: lo show può continuare. L’anno scorso il meteo aveva “risparmiato” pubblico, artisti e staff del più importante live della stagione musicale italiana, perlomeno fino a metà pomeriggio, quest’anno ha anticipato il lavoro. Così già da metà mattinata una pioggia battente ha innaffiato il Circo Massimo, dove quest’anno, per lavori a San Giovanni in vista del Giubileo, ICompany e i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno dovuto spostare l’evento. Molti gli artisti che si alternano sul palco ma due in particolare sono più presenti degli altri: Noemi ed Ermal Meta, chiamati da Massimo Bonelli, capo di ICompany e direttore artistico del Concertone, a condurre. Prima di loro, fuori dalla diretta su Rai 3, l’opening in esclusiva su RaiPlay condotto da un’altra cantante, BigMama, e che è saltato a causa del maltempo che ha creato problemi al segnale.

Il monologo di BigMama

La regola niente monologhi annunciata in conferenza stampa viene infranta proprio dai conduttori. Monologhi evidentemente scritti e concordati, come quello di BigMama, la prima a prendere parola: «Dei discorsi che faccio di solito ho paura che venga frainteso qualcosa – dice la rapper della provincia di Avellino – Vi dico sempre di credere in voi stessi, di arrivare dove volete, di farcela con tutte le vostre forze. ma oggi voglio parlare di un qualcosa che fa paura a tanti. Perdere, fallire. La nostra generazione ha estremamente paura di “non farcela”. Siamo circondati da un mondo che ci porta a pensare che sbagliare non sia un qualcosa di umano. I voti devono essere sempre alti e quando sbagli il tuo errore viene sottolineato e quell’errore si trasforma immediatamente in un forte senso di imbarazzo. Invece dobbiamo capire che il fallimento è qualcosa di prezioso. Ti fa ragionare su quanto effettivamente tieni al tuo sogno, ti porta ad avere una forza interna che è fondamentale per prenderti ciò che ti spetta. Il desiderio di rivalsa. Il mio sentimento preferito. Sapete quanti pezzi miei non sono andati bene? Quanti video pubblicati sono stati poi visti da quattro gatti? Sapete quanti contest ho perso? Sapete quanti live ho fatto con 15 persone sotto al palco? Sapete quante volte sono stata scavalcata da altri? Sapete quante altre volte mi succederà? E io cosa faccio? La passione per la musica è sempre stata troppo forte, continuo. Ricordatevi – e conclude – che sbagliare è umano, fallire è prezioso e insegna tantissimo. Sarà la vostra ambizione a muovere il mondo. Credere nei propri sogni salva».

Circa 50 i cantanti coinvolti, tanti volti dunque, ma pochi monologhi, anzi nessuno, così come annunciato ieri in conferenza stampa. Una scelta legata ai recenti problemi che la Rai ha dovuto affrontare per il caso Scurati, una mossa per provare a disinnescare le polemiche. La dirigenza è stata chiara, non vuole sentire parlare di censura: la diretta infatti sarà reale, non sarà dunque rispolverata la vecchia abitudine di trasmettere le immagini con qualche minuto di ritardo per coprire eventuali interventi a sorpresa degli artisti. Ancora fresco in questo senso il ricordo del monologo di Fedez, preannunciato, che la Lega provò in tutti i modi a bloccare con largo anticipo, che scatenò un acceso dibattito, ma che poi non portò a nessuna denuncia. Lo scorso anno poi provocò qualche imbarazzo anche l’intervento pacifista del fisico Carlo Rovelli, che criticò il ministro della Difesa Guido Crosetto.

I cantanti sul palco

Si nota grande attenzione per il nuovo cantautorato italiano nella scelta dei cantanti che animano la festa dei lavoratori romana, che poi è stata la ricetta grazie alla quale Bonelli 11 anni fa ha letteralmente salvato un evento che stava perdendo il suo tradizionale appeal. Pochissimo rap, una linea editoriale forte, qualcuno sottovoce ha sussurrato “sanremese”, magari riferendosi anche all’auto candidatura di Bonelli come direttore artistico del Festival di Sanremo per il post Amadeus (eventualmente guadagnata sul campo). Sul palco pezzi da 90 della scena musicale italiana come Ariete, Colapesce Dimartino, Cosmo, Dargen D’Amico, Geolier (che chiude il Concertone, sorpresa dell’ultimo minuto), Mahmood, Negramaro, Piero Pelù, Piotta, Tananai, Coez e Frah Quintale, Achille Lauro, i Bloom, il nuovo progetto musicale rock di Giusy Ferreri, i Cor Veleno, Ditonellapiaga, La Municipal, La Rappresentante di Lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Malika Ayane, Maria Antonietta con Colombre, Morgan, Motta, Olly, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannazzi, Tropico e Ultimo. Presenti alcuni dei più interessanti emergenti, come Anna Castiglia, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Alda, Mazzariello, Mille, Teseghella e Vale Lp.

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