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Chiara Ferragni, il piano per rilanciare Fenice dopo il caso Balocco: ecco chi porterà capitali freschi nella società

03 Maggio 2024 - 12:08 Alba Romano
Secondo "Il Messaggero", Alchimia, primo azionista dell'azienda, avrebbe individuato il profilo dei nuovi investitori. Si attende l'ok dell'influencer (ora all'estero)

Comincia a prendere forma il disegno di rafforzamento finanziario di Fenice Srl, la società di Chiara Ferragni che necessita di risorse fresche per sopperire al calo dei ricavi dopo il caso Balocco e gli addii a catena di diversi sponsor (ultimo in ordine di tempo, Pantene). I consulenti tecnico-legali assoldati dal team Ferragni sono al lavoro in questi giorni per accertare in dettaglio lo stato di salute finanziaria della ditta e le prospettive di business, e dovrebbero consegnare l’esito delle loro valutazioni a giorni, al rientro dell’influencer da un viaggio all’estero. Nel frattempo però procede a pieno ritmo la ricerca di nuovi investitori. A guidarla è in particolare Alchimia, primo azionista di Fenice con una quota del 39,9%. La società guidata da Paolo Barletta, con Nicola Bulgari e Danilo Iervolino principali soci di minoranza, avrebbe individuato secondo Il Messaggero l’attore finanziario in grado di iniettare nuova linfa in Fenice. Si tratterebbe di AVM Gestioni, società di investimenti guidata da Giovanna Dossena. L’interlocuzione tra i due attori era già stata avviata nei mesi scorsi, ma si era poi arenata a fine 2023 dopo l’esplosione del caso Balocco. Ora ha ripreso fiato, ha fatto sapere la stessa Alchimia al quotidiano romano, con un respiro più ampio. Si guarda ora a «costruire un ampio rapporto di collaborazione e partnership pluriennale, di cui Fenice srl costituisce solo una delle componenti, volto a effettuare investimenti nel mondo Venture italiano ed estero, al fine di valorizzare nel miglior modo gli interessi dei rispettivi azionisti», dicono dall’azienda di Barletta. Che significherà in concreto, cifre comprese, lo si capirà probabilmente la prossima settimana, quando il dossier arriverà nelle mani di Ferragni oltre che dello stesso Barletta, ora entrambi all’estero. Secondo Il Messaggero, l’idea iniziale era che Alchimia girasse ad AVM una quota del 26% di Fenice, ora invece i negoziati guarderebbero a un ingresso verosimilmente più pesante della società d’investimenti.

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