Dalle ossa del cranio trovate in Iraq al volto in 3D di una donna di Neanderthal: il doc su Netflix – Il video
«Questo documentario analizza i misteri dei Neanderthal e ciò che i reperti fossili ci rivelano riguardo alle loro vite e alla loro scomparsa». È il claim del documentario prodotto dalla Bbc per Netflix – I segreti dei Neanderthal – appena sbarcato sulla piattaforma di streaming. Si tratta certamente di un prodotto dell’industria cinematografica, ma che ha anche un’incredibile valenza scientifica. Grazie al lavoro dell’Università di Cambridge, il cui team è stato coadiuvato da una coppia di 3D artist olandesi, è possibile vedere muoversi il volto di Shanidar Z, una donna vissuta circa 75 mila anni fa, morta probabilmente all’età di 40 anni e dall’altezza approssimativa di 150 centimetri.
Le fattezze di lei e degli altri personaggi del documentario sono state ricostruite grazie al ritrovamento – avvenuto nel 2015 -, di resti scheletrici umani, in una grotta Kurdistan iracheno. Nello stesso luogo, a metà del secolo scorso, erano stati trovati altri 10 corpi di donne, uomini e bambini. Lo stato degli ultimi reperti rinvenuti, tuttavia, non era dei migliori: gli archeologi hanno descritto le ossa alla stregua di «biscotti ben schiacciati». Secondo Emma Pomeroy, paleoantropologa di Cambridge che ha partecipato agli studi su questi resti ossei, «Shanidar ci può aiutare a capire meglio chi erano questi uomini di Neanderthal».
Il suo lavoro e quello degli altri membri della squadra di Cambridge è durato oltre un anno. Dopo il permesso del dipartimento delle antichità iracheno, i frammenti del cranio di Shanidar Z sono stati trasportati nel Regno Unito. Una volta assemblati, si è passati alla scansione con strumenti digitali e a una ri-stampa 3D delle ossa. Infine, il materiale è stato spedito ad Adrie e Alfons Kennis – gli artisti olandesi – che poi hanno fornito la rielaborazione visuale ai documentaristi della Bbc.
Foto in anteprima: Bbc
Il trailer
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