Ponte sullo Stretto troppo basso? L’ad chiarisce: «Nessuna criticità, le navi hanno lo spazio per passare»

Secondo il presidente di Federlogistica parte del traffico mercantile e commerciale cambierà le proprie rotte perché il “franco navigabile” non è abbastanza alto

Tutto ruota intorno al «franco navigabile». Ossia lo spazio tra superficie del mare e struttura del ponte, lo quello utilizzabile dalle navi per passare sotto l’opera senza il rischio di incidenti. Se quel limite fosse troppo basso, come denuncia il presidente di Federlogistica Luigi Merlo, vi sarebbe un immediato impatto negativo per il traffico mercantile e quello commerciale, che sarebbe costretto a trovare vie alternative deviando dalla tratta attuale. Secondo Merlo, da progetto il Ponte sullo Stretto prevede un’altezza massima di 65 metri ma essendo a campata unica, questo numero si raggiungerebbe solo nella parte centrale, mentre andrebbe a ridursi verso le sponde. E quella cifra sarebbe riferita al piano viario, poi «c’è da considerare la struttura dell’impalcato, che dovrebbe essere di circa una decina di metri, dunque il “franco” si abbassa a 55 metri». Ai problemi sollevati da Merlo, ha risposto l’aministratore delegato della società Stretto di Messina Spa.


La replica della società Stretto di Messina

«Il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario», ha detto Pietro Cucci all’Ansa. Il limite di 65 metri sarebbe quindi quello minimo, che si impone quando la struttura è sollecitata da un forte carico di mezzi. Merlo spiegava che, secondo i comitati, a causa dei limiti del franco navigabile «tra l’11 e il 17% delle portacontainer attualmente circolanti non potrebbe passare sotto il Ponte», e che le grandi navi da crociera per lo stesso motivo avrebbero preferito in futuro altri scali. «Sul tema della sicurezza della navigazione, con particolare riferimento al franco navigabile, è stato istituito dal ministero delle Infrastrutture e trasporti uno specifico tavolo tecnico», assicura l’ad Ciucci, «la commissione ha già effettuato un esame approfondito del traffico degli ultimi anni nello Stretto, suddiviso per le diverse imbarcazioni, dal quale non emergono criticità legate al Ponte». A difesa dei rilievi della società Stretto di Messina, Ciucci evidenzia come «la quasi totalità delle navi portacontainer solca il Mediterraneo dopo avere attraversato il Canale di Suez e, quindi, dopo essere transitate al di sotto dell’Al Salam Bridge, il cui franco navigabile è inferiore ai 72 metri che saranno disponibili sullo Stretto di Messina». Se non avranno problemi prima, spiega, non li avranno neanche nel passare sotto il futuro Ponte. E «analogo discorso per il franco navigabile vale anche per i ponti sul Bosforo diretti al Mar Nero», ha concluso.


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