Putin ordina esercitazioni con armi nucleari al confine con l’Ucraina, dopo le «provocazioni occidentali». Convocati a Mosca gli ambasciatori inglese e francese
Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna e Francia, Nigel Casey e Pierre Levy. La decisione è stata presa dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al ministero della Difesa di svolgere esercitazioni nucleari con il coinvolgimento delle truppe al confine con l’Ucraina. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti che cita fonti della Difesa, nel corso delle esercitazioni «verranno adottate una serie di misure per esercitarsi nella preparazione e nell’uso di armi nucleari non strategiche». I vertici militari russi precisano che si tratta di operazioni «finalizzate a mantenere la prontezza dei militari e degli equipaggiamenti per l’uso in combattimento di armi nucleari tattiche, al fine di garantire l’integrità territoriale e la sovranità della Federazione Russa». Le esercitazioni coinvolgerebbero la Marina, l’aviazione e le truppe di base vicino all’Ucraina, ha affermato oggi il ministero della Difesa russo. Secondo Ria Novosti, la decisione di Putin sarebbe anche una risposta alle «dichiarazioni provocatorie e alle minacce di singoli funzionari occidentali». Nei giorni scorsi il Cremlino ha avvertito che c’è il rischio di una «escalation diretta» dopo che il presidente francese, Emmanuel Macron, è tornato ad evocare la possibilità di inviare truppe e il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha giudicato lecito per gli ucraini impiegare armi fornite da Londra per attaccare il territorio russo. In un’intervista al settimanale Economist, il capo di Stato francese aveva detto che l’Occidente dovrebbe prendere in considerazione l’invio di soldati a Kiev in caso di sfondamento delle linee da parte dei russi. Una possibilità di cui aveva già parlato lo scorso febbraio, incontrando le reazioni negative degli alleati Nato, a partire dagli Usa.
von der Leyen: «Cina intervenga sulle minacce nucleari russe»
L’Unione europea e la Cina «concordano» sull’interesse congiunto alla pace e alla sicurezza e «contiamo» sull’influenza che Pechino può avere sulla Russia per quanto riguarda la guerra in Ucraina. Queste le parole di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, dopo l’incontro trilaterale con Emmanuel Macron e Xi Jinping. «Il presidente Xi ha avuto un ruolo importante sulla riduzione delle minacce nucleari irresponsabili di Mosca e sono fiduciosa che continui a farlo, anche alla luce degli ultimi sviluppi», ha aggiunto.
Le parole di Medvedev: «Nessuno di loro potrà nascondersi a Capitol Hill, né all’Eliseo, né al numero 10 di Downing Street»
«Il numero dei furfanti tra le élite politiche occidentali che chiedono l’invio delle proprie truppe in un Paese inesistente è in aumento», scrive su Telegram Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. «Ora comprende rappresentanti del Congresso Usa, della leadership francese, britannica, degli Stati Baltici e della Polonia. L’invio delle truppe in Ucraina – continua Medvedev – comporterà l’entrata in guerra dei Paesi Occidentali a, alla quale la Russia dovrà rispondere. E ahimè – sottolinea – non nel territorio ucraino. Nessuno di loro potrà nascondersi a Capitol Hill, né all’Eliseo, né al numero 10 di Downing Street. Arriverà una catastrofe mondiale. Kennedy e Krusciov furono in grado di capirlo 60 anni fa, ma la leadership attuale non vuole capirlo. Per questo – conclude – abbiamo avviato i preparativi per le esercitazioni».
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