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Giovanni Toti e le telefonate con gli imprenditori del porto: «Vediamoci in barca da te che ci sono le elezioni» – Le carte

07 Maggio 2024 - 19:46 Sara Menafra
La procura lo accusa di corruzione e corruzione elettorale. I contatti e le gite in barca, secondo le accuse, per concordare gli affari

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti ha affidato ai suoi avvocati una stringata dichiarazione in cui dice che, alla luce delle accuse della procura di Genova che stamattina l’hanno condotto ai domiciliari per corruzione, pensa di poter spiegare come le sue azioni fossero atti prettamente politici. Le carte firmate dal gip di Genova Paola Faggioni, però, parlano di una serie di elementi di accusa molto dettagliati, sia nel caso della corruzione elettorale – che però sarebbe passata quasi tutta per il tramite del suo capo di gabinetto Matteo Cozzani- sia, e soprattutto, per i presunti favori con cui avrebbe facilitato alcuni imprenditori locali. In particolare la famiglia Spinelli, Aldo e il figlio Alberto, titolari della Spinvest.

La spiaggia di Varazze

Le vicende in cui gli Spinelli sarebbero stati favoriti sono tante, a cominciare da quella per trasformare una spiaggia del comune di Varazze, pregiata località marittima, da spiaggia pubblica a privata, con accesso riservato ai residenti nel comprensorio Punta dell’Olmo. Il 1 settembre 2021, parlava al telefono direttamente dallo yatch di Spinelli da dove, secondo l’accusa della procura guidata dal procuratore Nicola Piacente, impartiva le direttive per agevolare i suoi amici. «Sto pranzando con l’intera famiglia Spinelli. Bisogna trovare una soluzione per la spiaggia lì del…di Punta dell’Olmo… eh bè ci mettiamo lì…ma razionalizziamo le libere che ci sono attrezzate, accorpiamo, spostiamo… si ma in realtà lì diventerà una concessione ma tanto mettiamoci un piede dentro e poi vediamo… però vedetevi un secondo con il mio amico Roberto, se ne occupa Roberto Spinelli… si te lo organizzo io con la mia segreteria così ci vediamo… ci vediamo lì anche con sto minchione del Demanio nostro…», dice al sindaco di Varazze, Alessandro Bozzano, che proprio con la lista “Cambiamo con Toti presidente” diventa consigliere regionale. A gestire il cambiamento di destinazione dovrà essere il nuovo assessore a Demanio e Urbanistica, Marco Scajola. L’idea è semplice: se la Colonia Bergamasca nell’800 permetteva agli indigenti lombardi di soggiornare in Liguria ed usufruire della spiaggia libera, ora il complesso residenziale Punta dell’Olmo che sorge al suo posto dovrà avere una spiaggia privata. Per mantenere le proporzioni tra spiagge pubbliche e private previste dalla legge. Bozzano propone la soluzione: «Se mi metti nel computo viale Europa – la scogliera che costeggia la strada statale, come è facilmente deducibile guardando Google Maps – allora a quel punto gli posso dare la concessione».

Il terminal Rinfuse a Genova

Con una dinamica analoga, sempre dalla barca degli Spinelli, Toti quel giorno risolve anche un altro problema. Chiama Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità portuale del mar ligure occidentale: «Sono buttato in barca da…da Aldo, quando gliela portiamo sta proroga in Comitato… dice di stare tranquillo che se…». E poi: «Portiamo quella roba in Comitato il prima possibile che è … ma se riusciamo a farlo entro la metà di settembre mi fa comodo anche a me… quindi». In questo caso l’appuntamento elettorale a cui avrebbe fatto riferimento Toti è quello delle elezioni locali di Savona, 3 e 4 ottobre 2021. L’appuntamento viene aggiornato al 30, giorno successivo al comitato di gestione: «Ti devo venire a trovare che qua se no finiscono le elezioni. Il 29 va la tua roba… ricordati che io sto aspettando anche una mano …eh?». In questo caso la vicenda si complica: il comitato di Gestione del porto si spacca, Toti è costretto ad interessare anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, ad incontrare il “fronte” contrario. Lo scambio, scrive il gip, sarebbe evidente anche perché quando l’accordo non si sblocca, come in questo caso, il sostegno per le elezioni di Savona non arriva.

La trattativa in barca

L’accordo finale si sarebbe chiuso il 1 dicembre 2021, sempre in barca. Giovanni Toti annuncia l’appuntamento: «Dai ora finiamo sta operazione qua poi ci vediamo per parlare di un po’ di robe… Festeggiamo le rinfuse…» e Spinelli risponde: “Quello ufficiale è il due per mille …tutto il resto… il resto dopo…». Effettivamente, il comitato di gestione del porto il 2 dicembre rinnova la concessione, sebbene con alcune clausole. La tempistica dei finanziamenti appare stringente: Il 7 dicembre partono i finanziamenti e il bonifici e il 9 dicembre Toti chiama per ringraziare: “Grazie di tutto, eh? Aldino».

Gli episodi analoghi sarebbero stati anche altri. Ed il quadro conclusivo del gip è molto esplicito: «In occasione e in concomitanza delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite» in 18 mesi dal 2021 al 2022 «Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione e i propri poteri per favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori».

Foto in evidenza, Ansa. Foto di Varazze, Google Maps

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