Per la prima volta una Agnelli finanzia un partito: Maria Sole sceglie Renzi
Per la prima volta nella storia dei rapporti fra politica e imprese un membro della famiglia Agnelli ha deciso di finanziare un partito politica alla luce del sole. E certo non avrebbe potuto farlo nell’ombra perché a donare è stata Maria Sole Agnelli, sorella del fu Avvocato Gianni, poi sposata Teodorani Fabbri. A beneficiarne è stato Matteo Renzi con la sua Italia Viva, e anche questo si fa per dire: per una volta che una Agnelli ha messo mano al portafoglio, il braccino è stato un pizzico corto, perché il versamento registrato alla tesoreria del Parlamento il 19 aprile scorso ammontava ad appena 2 mila euro. Per altro nella lunga lista dei finanziatori della politica da inizio anno figura anche il figlio di Maria Sole, Edoardo Teodorani Fabbri. Un pizzico più prodigo, ma anche piuttosto incerto su chi scegliere in politica. Così ha deciso di finanziare i partiti di due donne, versando 5 mila euro a testa sia ai Fratelli di Italia di Giorgia Meloni che al Pd di Elly Schlein. In entrambi i casi il contributo è stato erogato alle federazioni locali di Cesena, città di riferimento di Edoardo e del padre, Pio, mancato a inizio 2022. Maria Sole è la prima con il cognome Agnelli a finanziare un partito, anche se membri della famiglia con diversi cognomi lo avevano già fatto per somme anche consistenti. È il caso del nipote di Maria Sole e figlio della sorella Susanna, Lapo Rattazzi, che per alcuni anni ha finanziato proprio Renzi raggiungendo il contributo massimo possibile di 100 mila euro.
Tajani il più attrattivo per i finanziamenti di imprenditori, ma Salvini lo supera con le società
Contributi massimi sono ormai una rarità per la politica, che ha molti più finanziatori di un tempo ma generalmente per piccoli importi. L’unico ad avere beneficiato di finanziamenti singoli da 100 mila euro è Antonio Tajani con Forza Italia. Ma è una mezza notizia: due versamenti sono arrivati nel mese di aprile con questo importo da parte di Luigi ed Eleonora Berlusconi, che mantengono il tradizionale impegno della famiglia nei confronti del partito fondato da papà Silvio. Negli anni scorsi poi arrivavano anche analoghi contributi dagli altri tre fratelli Marina, Piersilvio e Barbara e anche da Paolo Berlusconi e qualche manager del gruppo. A parte i due finanziamenti Tajani ha ricevuto anche 53 piccoli contributi da parte di persone giuridiche (spa o srl) per un totale di 527.878 euro. Lo ha superato però in questa particolare gara Matteo Salvini: alla sua Lega sono arrivati 70 contributi di persone giuridiche per un totale di 549.428 euro.
Conte a quota zero, Meloni in crescita poi c’è Bandecchi. Alla Schlein solo spiccioli
Nella classifica dei partiti più finanziati da società il terzo posto spetta a Giorgia Meloni: a Fratelli di Italia sono arrivati 42 contributi per un totale di 235 mila euro. Subito dietro di lei due outsider della politica. Il quarto posto è di Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi, con due contributi (in 5 rate) per 149.050 euro. Centomila euro arrivano dalla Ristonova srl, che è dello stesso Bandecchi. Gli altri 49.050 euro sono stati versati dall’ex patron della Sampdoria, Massimo Ferrero detto Viperetta. Il quinto posto in classifica è conquistato da Cateno De Luca: il suo Sud chiama Nord ha ricevuto dalle società 7 versamenti per un totale di 82 mila euro. Carlo Calenda supera di 500 euro il suo ex alleato Matteo Renzi. All’Azione del primo arrivati fin qui 11 contributi da società per 65.500 euro; ad Italia Viva 5 contributi per 65 mila euro. Poco attraente per le società il Pd di Elly Schlein, cui sono arrivati 6 contributi per appena 33.230 euro. Zero contributi di società a Verdi, a Sinistra italiana e al Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte.
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