Matteo Falcinelli e le ferite dopo l’arresto brutale, le ombre sugli agenti pagati dal locale: cosa non torna dal verbale
I punti oscuri sulla vicenda di Matteo Falcinelli aumentano mettendo a confronto quanto riportato dagli agenti che lo hanno arrestato e le immagini immortalate dalle loro bodycam. Uno dei pochi elementi di fatto identici tra le due versioni sono le ferite sul corpo del 25enne di Spoleto dopo l’arresto brutale a Miami nella notte tra il 24 e il 25 febbraio. Allegate al rapporto della polizia, spiega il Corriere della Sera, c’erano le foto dello studente con abrasioni allo zigomo e alla guancia sinistra, un taglio sulla tempia sullo stesso lato. E poi le nocche della mano sinistra gonfie e graffiate. Si vedono anche i segni delle cinghie con cui gli sono stati stretti i polsi e due evidenti lividi sulla scapola sinistra e alla base del collo. Proprio nel punto in cui uno degli agenti lo ha tenuto immobilizzato a terra premendo con il ginocchio e impedendogli di respirare. Dopo le violenze che gli hanno procurato quelle ferite, Falcinelli è rimasto in cella per 18 ore. Un sostanziale blackout di informazioni che ha impedito a parenti e amici di poterlo vedere e sapere davvero come stesse.
Gli agenti a servizio dello strip club
Gli agenti Ruizi e Saint Amour, che intervengono all’esterno dello strip club alla periferia di Miami, operano in off-duty capacity. Di fatto sono pagati dal locale per garantire la vigilanza all’esterno. Nel loro rapporto, i poliziotti spiegano di essere intervenuti per l’aggressione a un membro delle forze dell’ordine. I due scrivono di essere stati «ripetutamente spinti sul petto» e «toccati volontariamente dall’arrestato, senza avergli dato il consenso». Dai video delle bodycam, l’unico contatto che Falcinelli non avrebbe dovuto fare è stato quello del dito del 25enne sul distintivo dei poliziotti per leggerne il nome.
La discussione nel locale
Formalmente l’intervento della polizia è avvenuto perché Falcinelli si rifiutava di allontanarsi dal locale, perché chiedeva la restituzione di 500 dollari spesi per mezz’ora di sesso con una ballerina. Di questa cifra però non c’è traccia nell’estratto conto del ragazzo, ricorda il Corriere, né pare avesse tanti contanti con sé. Il 25enne reclamava la scomparsa dei suoi telefoni, che ritrova. Poi rifiuta la compagnia di un’altra ragazza, beve una coca e offre un drink a un’altra ragazza. Quando va alla cassa per pagare il conto, gli sarebbe stata addebitata una spesa non concordata e parte la discussione. Da quel momento viene allontanato dal locale, di nuovo senza telefoni.
Le falsità sull’arresto
Come si vede anche dalle immagini delle bodycam degli agenti, fuori dal locale Falcinelli continua a discutere con i poliziotti. Nel verbale i poliziotti confermano che in più occasioni gli impediscono di rientrare nello strip club. A loro il 25enne ribadisce che vuole indietro i suoi telefoni. Ma nel verbale i poliziotti scrivono che Falcinelli voleva da loro la restituzione dei soldi spesi quella sera. Dettaglio che dai video non emerge. Anzi lo studente dice di aver pagato tutto quello che doveva e urla ai buttafuori: «Vi denuncio». Poi avviene l’arresto per «resistenza non violenza e aggressione». Falcinelli viene immobilizzato, senza alcun tentativo da parte sua di liberarsi. Ma gli agenti nel verbale scrivono che ha tentato di scappare. Quando è ancora a terra trattenuto da un poliziotto, uno dei buttafuori gli riporta i telefoni. Gli agenti non commentano.
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