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Ucraina, scintille alla Camera: «L’Italia invia missili a lunga gittata per colpire la Russia? Il governo chiarisca». E il Pd si accoda al M5s – Il video

08 Maggio 2024 - 14:17 Simone Disegni
A Montecitorio via libera alla risoluzione sulle missioni internazionali. Sul sostegno a Kiev opposizioni spaccate

L’Aula della Camera ha dato il via libera questa mattina alla risoluzione di maggioranza sul rifinanziamento delle missioni internazionali e degli «interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione» sulla base della relazione predisposta dal governo. Rispetto alle precedenti bozze, nella risoluzione poi passata al voto è stata però inserito, tra le premesse, l’impegno a ripristinare i finanziamenti all’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite che fornisce assistenza alla popolazione palestinese, accusata da Israele nei mesi scorsi di collusioni con Hamas. Un risultato che secondo il Pd si deve soprattutto al pressing del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il partito guidato da Elly Schlein ha votato sì su tutte le missioni internazionali in discussione, tranne quella in Libia, che include il sostegno alla molto discussa Guardia costiera di Tripoli. A bocciare anche la parte sul finanziamento del sostegno militare all’Ucraina sono stati invece il Movimento 5 stelle e l’Alleanza verdi sinistra. I 5 Stelle sul tema tornano anzi ad alzare il tiro. Intervenendo in Aula infatti, il capogruppo Francesco Silvestri ha chiesto al governo chiarimenti sull’entità del materiale bellico inviato a Kiev. «Mi chiedo se vi sembra normale che il nostro Paese debba venire a conoscenza che questo governo sta mandando missili a lunga gittata nel conflitto ucraino-russo non dal ministro italiano ma quello britannico. Tajani e Crosetto su questo hanno mentito. Ora vengano in Aula a riferire, e smettiamola con questa sceneggiata del segreto sulle armi, che esiste ormai solo in Italia». Alla richiesta di chiarimenti, fa sapere l’Ansa, si sono aggiunti anche Avs e lo stesso Pd.

I missili Storm Shadow e la linea del governo

L’affondo di Silvestri si riferisce ad alcune dichiarazioni rese nelle scorse settimane dal ministro della Difesa britannico Grant Shapps durante una visita a una fabbrica di armi nel Regno Unito: non solo Francia e Uk, ma anche l’Italia ha ceduto all’esercito ucraino i missili Storm Shadow, ha detto Shapps. Si tratta, come spiegava Il Fatto Quotidiano, di missili a lunga gittata pensati per colpire in profondità obiettivi sensibili, come depositi di munizioni, posti di comando, porti e aeroporti. Una tipologia d’arma richiesta a gran voce dagli uomini di Zelensky per controbattere all’aggressione della Russia conducendo attacchi in profondità sul suo stesso territorio: arma d’arrocco, dunque, non di difesa, utilizzate nei mesi scorsi dall’Ucraina ad esempio contro infrastrutture russe in Crimea o contro navi nel mar Nero. Così Silvestri ha depositato anche un’interrogazione in proposito ai ministri della Difesa Crosetto e degli Esteri Tajani. «Agli interroganti preme verificare la veridicità» di tali notizie, si legge nel testo, «considerato che entrambi i ministri in in diverse occasioni hanno escluso categoricamente l’invio di missili della tipologia descritta». A Tajani e Crosetto il M5s chiede perciò «se non ritengano urgente comunicare nelle rispettive Assemblee parlamentari in merito al potenziale offensivo dei missili di cui in premessa e del mutato coinvolgimento dell’Italia nel conflitto russo-ucraino», oltre che desecretare a questo punto l’elenco completo degli armamenti inviati a Kiev, «anche a fronte di quanto avviene altri Paesi Ue».

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