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I dirigenti Rai in Commissione Vigilanza. Dal caso Travolta al programma di Saviano: «Inviata a Di Mare la documentazione richiesta»

08 Maggio 2024 - 22:59 Massimo Ferraro
L'intervento dell'ad Sergio e del dg Rossi su alcune delle questioni più delicate degli ultimi mesi per viale Mazzini

Nell’audizione serale davanti alla commissione di Vigilanza della Camera dei Deputati, i vertici di viale Mazzini hanno risposto ad alcune delle questioni più delicate che hanno investito l’azienda negli ultimi mesi. Non solo il caso Scurati, con l’annuncio di un procedimento disciplinare nei confronti della conduttrice Serena Bortone. L’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi sono intervenuti sulle polemiche sanremesi per l’ospitata di John Travolta, sullo sciopero di Usigrai, sul programma di Roberto Saviano che era stato cancellato dai palinsesti la scorsa stagione. E anche sul ruolo del governo nelle decisioni dell’azienda, ribattezzata TeleMeloni dai più critici che denunciano una costante ingerenza nelle scelte di viale Mazzini. «L’Osservatorio di Pavia ha ritenuto che all’inizio della legislatura – da ottobre 2022 al primo trimestre 2023, gestione Fuortes – la presenza dell’esecutivo appariva superiore alla media dei governi precedenti, intorno al 40%, quando per prassi la media è intorno al 33%», ha replicato Sergio, «tale presenza è andata via via ridimensionandosi, tornando nell’ambito delle percentuali registrate nelle legislature precedenti, nella seconda parte del periodo considerato, quindi durante il nostro mandato».

Lo stato di servizio a Di Mare

Tra le vicende che più hanno agitato l’azienda in queste settimane, quella dell’annuncio del giornalista Franco Di Mare di avere il mesotelioma, un tumore aggressivo dovuto all’esposizione alle polveri di amianto, con cui potrebbe essere entrato in contatto durante il suo lavoro da inviato nei Balcani. Di Mare aveva raccontato che i vertici della tv pubblica non avevano risposto alla sua richiesta di ricevere lo stato di servizio, un documento che certifica dove il dipendente ha lavorato e per quanto tempo. «È stata inviata ieri a Franco Di Mare, via pec, a documentazione che aveva richiesto», ha dichiarato Sergio, venendo incontro alle domande del legale del giornalista. L’azienda ha poi preso provvedimenti anche sul caso John Travolta, che aveva agitato la Rai nei giorni del Festival di Sanremo. L’attore si era presentato indossando delle scarpe di cui è testimonial. «Dall’audit interno è emerso che né i dipendenti né i collaboratori esterni della Rai erano a conoscenza della volontà dell’attore di indossare le scarpe con il logo dell’azienda U-Power, poco noto al pubblico, non riconosciuto prima dell’ingresso, e il contratto stipulato con la società Divina Luna prevedeva espressamente il divieto di introdurre elementi di valenza pubblicitaria o promozionale se non da Rai autorizzato», la versione dell’ad, «l’esibizione ha violato gli accordi, abbiamo avviato un’azione al tribunale civile di Roma, a carico di Divina Luna e di U-Power, per inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza, per il risarcimento danni anche reputazionali. Peraltro è stato sospeso il pagamento dell’intero compenso per la prestazione di Travolta».

Saviano e il confronto tra i leader

Sullo sciopero delle redazioni Rai proclamato da Usigrai e in parte boicottato dal neonato sindacato di centrodestra Unirai, interviene Rossi. «Non c’è stato alcun comportamento antisindacale da parte dell’azienda nello sciopero, ma una spontanea presenza che ha consentito di mandare in onda i tg», ha detto il dg, «una presenza legittima come stabiliscono le sentenze che equiparano la libertà di scioperare a quella di non scioperare. Lo sciopero ha riscontrato un’adesione del 56% su tutti i giornalisti e del 71% se si calcolano solo i presenti. Se l’adesione fosse stata più alta non sarebbe stato possibile mettere in onda i tg. L’affluenza non è stata tale da non consentire di mandare in onda le edizioni più importanti». E denuncia che le giornaliste che sono andate in onda hanno subito insulti e minacce. Un passaggio poi è stato dedicato anche a Insider, il programma in quattro puntate di Roberto Saviano che all’inizio della scorsa stagione venne cancellato dalla programmazione nonostante fosse stato già registrato. «Ho chiesto al direttore Stefano Coletta di inserire Insider nei prossimi palinsesti estivi o invernali», ha detto Sergio chiudendo, per ora, la vicenda. In ultimo, anche l’atteso confronto tra i leader della politica italiana alla vigilia delle Europee: «Ci sarà un unico confronto tra tutti i leader candidati, prima del voto, lavoriamo perché possa essere ospitato dalla Rai».

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