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Big Mama: «Ho conquistato Lodovica con pasta e patate. E dopo la laurea le proporrò il matrimonio»

09 Maggio 2024 - 07:22 Alba Romano
Il body shaming, la violenza sessuale, il tumore nei racconti di Marianna Mammone

Marianna Mammone, alias Big Mama, ha appena vinto il disco d’oro con La rabbia non ti basta. La cantante di San Michele di Serino in Irpinia ha superato il body shaming e un linfoma di Hodgkin. E in un’intervista al Corriere della Sera oggi racconta che nella classifica delle più carine della classe finiva all’ultimo posto: «Perché sei chiatta». «I ragazzini si difendono da una vita cattiva con la perfidia. Invece non giustifico gli adulti». C’era infatti un professore che la sbeffeggiava e che non si è mai scusato: «Ma quando mai? Mi ha scritto un messaggio come se fossi sua figlia: “Marianna cara, ti ricordi di me?”. L’ho ignorato. Se gli dicessi che mi ha fatto stare male risponderebbe: “Vabbé ma io stavo giocando”. Quel professore non si rende conto che ha dato il via a una valangata di commenti negativi e battute dei compagni di scuola».

La violenza

Parla del ragazzo che l’ha chiusa in bagno e violentata a 16 anni: «Gli ripeterei passo passo quello che è successo. Per lui, e per tanti come lui, le donne sono una merce. Da allora mi è capitato altre volte che abbiano provato ad abusare di me, ma sono riuscita a non soccombere. L’ultima tre o quattro anni fa, ero ubriaca e uno mi ha caricato sulla sua macchina con la scusa che mi accompagnava a casa. Non è andato fino in fondo ma il giorno dopo ero piena di lividi. Da allora non bevo più». Poi racconta dello scarto a Sanremo 2023: «Ma Elodie mi chiamò per la serata dei duetti. È stata un’ispirazione. Mi ha caricata: “Amo’ non ti preoccupare sei forte. Sali, brucia il palco, scendi, hai fatto il tuo lavoro”».

Il matrimonio

Poi parla del suo tatuaggio: «Nel 2021, per una campagna pubblicitaria la mia faccia era stampata su cartelloni formato gigante in tutta Milano, avevo mandato a fan… gli amici che mi trattavano male, stavo conoscendo meglio Lodovica, la mia fidanzata, avevo perso i chili che avevo messo su durante la chemio. Ero fiera di me stessa, felicissima, mi sentivo una dea. E me lo sono tatuata». Perché le donne «sono sensuali, intelligenti, esseri superiori, difficili da conquistare… certo, dipende dalle persone… Non è che dicendo sono bisessuale, lesbica, o qualsiasi cosa voglia essere, mi innamoro di tutte. Fino a quattro anni fa avevo avuto relazioni con uomini, con le ragazze solo storielle. Anche con Lodo era partita con incontri occasionali, ma quando mi ha fatto capire che potevo fidarmi di lei, ho pensato di meritare l’amore di una donna».

La proposta

Dice di averla conquistata «con pasta e patate. Cucinare è il mio messaggio d’amore». E che ha intenzione di proporsi: «Mamma dice che dopo la laurea potrò fare quello che voglio. Appena finisco l’università le faccio la proposta di matrimonio».

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