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Cristiano Iovino e la lite con Fedez in discoteca per una ragazza prima del pestaggio degli ultrà

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L'inchiesta della procura: c'è già un indagato. I tifosi del Milan che fanno da bodyguard al cantante. L'appello del personal trainer ai laziali (senza esito)

Cristiano Iovino è il personal trainer chiamato in causa all’epoca della separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi. L’ex calciatore lo aveva indicato come amante della moglie. All’epoca la showgirl aveva negato il rapporto nel documentario su Netflix e in un libro per Mondadori. Ma Iovino aveva successivamente rilasciato un’intervista nella quale confermava le frequentazioni intime con Blasi e aveva anche detto di essere pronto a testimoniare in tribunale, dove si discute la separazione tra Totti e Blasi. Il 22 aprile scorso Iovino è stato pestato di notte a Milano vicino a una discoteca. Aveva deciso di non denunciare nulla. Oggi emerge che la lite in cui il personal trainer ha avuto la peggio si è scatenata per una ragazza. E che tra i coinvolti c’erano Fedez e Jack Vanore, ex tronista di Uomini e donne. Che però ha smentito tutto. L’aggressione invece sarebbe stata effettuata da ultrà del Milan.

La lite in discoteca

La storia comincia alle 3.30 del 22 aprile. In via Traiano, vicino a Citylife a Milano, otto o nove persone scendono da un van e picchiano un uomo. Si tratta proprio di Cristiano Iovino. Quando arriva l’ambulanza il personal trainer rifiuta il trasporto in ospedale. Ai carabinieri dice di non voler sporgere querela. E l’indagine così non può partire. Ma gli investigatori scoprono lo stesso che qualche ora prima del pestaggio c’è stata una lite nella discoteca The Club di largo La Foppa. Un apprezzamento poco gradito nei confronti di una ragazza che era in compagnia del cantante scatena una rissa tra Fedez e Iovino. Alla quale, secondo i racconti, partecipa anche Vanore che però smentisce tutto sui social network. Si parla di calci, pugni e bicchieri rotti. L’analisi dei video in procura conferma la rissa tra Federico Leonardo Lucia e Iovino. Insieme al cantante c’erano alcuni ultrà del Milan.

Fedez e Iovino

Forse gli stessi che avevano fatto spogliare e poi picchiato a sangue un giovane davanti a moglie e figli per un debito di droga. La pubblica ministera Michela Bordieri apre un fascicolo per rissa e lesioni. In attesa della querela di Iovino, che ha 90 giorni di tempo per cambiare idea. Al momento non ci sono collegamenti tra la lite con Fedez e il successivo pestaggio. Di sicuro il cantante non era in via Traiano. Ma secondo il Corriere della Sera in questo periodo alcuni tifosi rossoneri fanno da bodyguard a Fedez. Che si sarebbe scambiato anche qualche messaggio con Iovino per chiudere la lite, prima della rissa. Iovino, tifoso della Lazio, avrebbe chiesto aiuto ad ultrà biancocelesti a Roma visto il gemellaggio con gli interisti. Il tutto è accaduto sotto la casa milanese di Iovino.

Le ricostruzioni che divergono

Secondo altre ricostruzioni proprio per questo a cercare un incontro di chiarimento sarebbe stato proprio Iovino. Mentre che Fedez si accompagni a ultras del Milan è provato dalla presenza di Christian Rosello, habitué della Curva Sud, lunedì 6 maggio alla causa per calunnia di Fedez nei confronti del Codacons. Nel fascicolo in procura intanto c’è un indagato. Ma presto qualcun altro potrebbe andare a fargli compagnia. Mentre un altro reato ipotizzato è l’istigazione a delinquere. Assegnato a un secondo pm. Mentre l’appello di Iovino agli interisti non ha avuto seguito perché ha retto il patto di non belligeranza tra le due tifoserie e che non è stato rotto nemmeno in occasione del derby che ha assegnato lo scudetto all’Inter.

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