In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀEmilia-RomagnaErgastoloInchiesteOmicidiReggio EmiliaSaman AbbasViolenza sulle donne

Il piano del padre di Saman Abbas con lo zio per punire il fidanzato: «Doveva picchiarlo solo per spaventarlo». L’accusa al fratello: «Dica la verità»

11 Maggio 2024 - 17:16 Redazione
L'uomo ha rilasciato nuove dichiarazioni spontanee agli inquirenti, in vista dell'appello. Condannato all'ergastolo con sua moglie per la morte della figlia, è convinto che suo fratello

Il padre di Saman Abbas torna ad accusare suo fratello per la morte della 18enne di Novellara, uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. Shabbar Abbas continua a negare di aver solo pensato di voler togliere la vita alla ragazza con sua moglie, ancora latitante in Pakistan. L’uomo, condannato all’ergastolo con sua moglie, invita il fratello e zio della ragazza, Danish Hasnain, a «dire la verità». E insiste sul fatto che i cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz erano presenti la sera del delitto e nascondono altre informazioni. Lo zio Danish Hasnain è stato condannato a 14 anni di carcere, mentre i cugini sono stati assolti nella sentenza dello scorso 19 aprile della Corte d’Assise di Reggio Emilia.

Le accuse al fratello

Shabbar Abbas ha fatto nuove dichiarazioni spontanee agli inquirenti di Reggio Emilia, con il verbale che è stato depositato in vista degli atti per l’appello alla sentenza del 19 aprile che lo ha condannato. L’uomo ha anche rivelato un piano che avrebbe voluto organizzare con il fratello per punire il fidanzato della figlia, nel caso in cui si sarebbe presentato a casa loro per portarla via. «Voglio sapere chi ha ucciso mia figlia», ha ribadito il pachistano davanti al procuratore Gaetano Paci e agli investigatori dei carabinieri reggiani, con l’assistenza di un interprete e dei suoi avvocati Enrico Della Capanna e Simone Servillo. Il padre di Saman Abbas dice di sospettare dei tre parenti: «Quando ho sentito in Pakistan che loro erano scappati tutti e tre, allora io capito che sono stati tutti e tre, non ci sono dubbi». Agli inquirenti però ancora una volta non ha saputo dire chi ha fatto cosa «Perché non dice la verità Danish? Lui sa tutto».

Il piano per dare una lezione al fidanzato di Saman Abbas

Shabbar Abbas ha poi spiegato di aver discusso al telefono il fratello Danish Hasnain sull’eventualità che il fidanzato della ragazza, Saquib, arrivasse a casa loro per portare via la 18enne. Shabbar Abbas ha detto di aver concordato con il fratello un piano per punire il ragazzo. A Danish Hasnain avrebbe detto «di non picchiarlo così forte da far venire un’ambulanza, ma di picchiarlo per spaventarlo». Il fratello gli avrebbe confermato che se ne sarebbe occupato assieme ai cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Quella sera del 30 aprile 2021, Shabbar Abbas uscì di casa con la figlia e la moglie Nazia Shaheen. Poi avrebbe lasciato che le due andassero avanti da sole, perché la ragazza non avrebbe voluto che il padre vedesse chi la veniva a prendere. L’uomo ha raccontato di non aver più visto né sentito nulla. E di aver saputo della orte della figlia solo quando ormai era in Pakistan, dopo la partenza la mattina seguente, il 1 maggio. Agli inquirenti ha spiegato di essere tornato in Italia solo perché avrebbe ricevuto minacce da parte di un partente del cugino Ikram, temendo per la vita di suo figlio rimasto in Italia.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti