La tempesta solare arrivata sulla Terra e l’aurora boreale visibile anche in Italia
Una tempesta solare, la prima di questo livello dal 2003, ha iniziato a colpire la terra dalla sera di venerdì 10 maggio. La tempesta solare geomagnetica di livello 5 ha generato un’aurora boreale. Il Centro di previsione meteorologica statunitense Noaa-National Oceanic and Atmospheric Administration ha fatto sapere che è probabile che le tempeste geomagnetiche persistano per tutto il fine settimana. A subirne le conseguenze i Gps, le reti elettriche, i velivoli spaziali, i satelliti e le tecnologie. La tempesta, spiega l’Afp, è causata dall’arrivo sulla terra di una serie di espulsioni di massa coronale dal sole. «Sono esplosioni di particelle energetiche e campi magnetici provenienti dal sole», ha detto Shawn Dahl dello Space Weather Prediction Center (SWPC) in una conferenza stampa alla Noaa. L’aurora boreale è visibile anche in Italia, specialmente tra Toscana, Marche, Emilia-Romagna e Abruzzo.
Le macchie solari AR3664
L’ultimo evento di questo tipo risale all’ottobre 2003, ovvero alle “tempeste di Halloween”, che all’epoca provocarono interruzioni di corrente in Svezia e danneggiamento di trasformatori in Sudafrica. La prima delle espulsioni di massa coronale si è verificata il 10 maggio alle 16.30 Gmt. Il sole è attualmente vicino al suo picco di attività secondo un ciclo che dura 11 anni. Sette di queste espulsioni erano dirette verso la Terra. La tempesta in arrivo si deve all’intensa attività di un gigantesco gruppo di macchie solari, chiamato AR3664, che si estende per circa 200.000 chilometri, dunque 16 volte circa le dimensioni della Terra. Così si generano le perturbazioni e le aurore boreali, a volte molto più a sud rispetto a dove sono normalmente osservabili. Dahl ha chiesto di dotarsi di batterie e generatori. Gli effetti possono verificarsi solo nelle linee ad alta tensione.
Cos’è una tempesta solare o geomagnetica
I più vulnerabili sono gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, che sono in contatto con la Nasa. C’è anche un allarme radiazioni ma per adesso in scala 1 su 5. Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, ha spiegato all’agenzia di stampa Ansa che «l’attività solare si manterrà intensa anche nel prossimo periodo, ci stiamo avvicinando al picco». L’ultima tempesta G4 si è verificata infatti meno di due mesi fa, il 23 marzo 2024. Gli esperti spiegano che una tempesta solare, o geomagnetica, è un disturbo del campo magnetico terrestre, colpito dalle particelle ad alta energia emesse dal Sole che rendono elettricamente carico lo strato più esterno dell’atmosfera. A causa di questo fenomeno, le onde radio che viaggiano in queste zone perdono energia a causa di collisioni più frequenti con gli elettroni, e ciò ne causa il degrado o anche il completo assorbimento.
La regione del Sole visibile con protezioni
«La regione del sole è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici molto intensi che causano una situazione particolarmente instabile. È così grande che è visibile anche ad occhio nudo, ovviamente sempre con un’adeguata protezione», spiega ancora Massarotti. «In tutto, cinque Cme sono dirette verso la Terra. Nel caso in cui si fondano tra loro, questo ovviamente renderà la tempesta geomagnetica ancora più intensa, ma è impossibile prevederlo», conclude. L’agenzia americana per l’aviazione civile (Faa) ha spiegato che non si prevedono conseguenze significative per il traffico aereo. Ma le tempeste geomagnetiche possono disturbare gli strumenti di navigazione e le trasmissioni radio ad alta frequenza.
Dove si vede l’aurora boreale in Italia
Il meteorologo Filippo Thiery ha spiegato su Facebook che l’evento di aurora boreale è perfettamente visibile dalle latitudini italiane: «Se avete un buon campo di visibilità verso nord, affacciatevi e guardate, ora! Da Toscana-Marche in su (qui siamo in Versilia) lo spettacolo lascia a bocca spalancata, ma il chiarore rossastro è visibile (o quantomeno catturabile dal sensore della fotocamera, laddove non sia percepibile a occhio nudo) fino alle province più meridionali della Sicilia. Molte delle immagini postate in queste ore, per inciso, non ritraggono solo gli archi rossi aurorali stabili (SAR), che già hanno il loro perché, ma anche aurore polari propriamente dette. In alcuni casi si vede addirittura la parte verde, più in basso, oltre a quella delle bande rosse e magenta più in alto».
Le segnalazioni
Molte sono le segnalazioni sui social network dell’osservabilità del fenomeno in Italia. Il presidente della Toscana Eugenio Giani ne ha pubblicata una su X che riguarda la sua regione. Altre segnalazioni arrivano da Udine, Abruzzo, Bologna, Pisa.
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