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Crosetto contro tutti, «disgustato» da una certa politica: «Fa ribrezzo chi specula su Toti. Salvini? La Lega fa la splendida, mentre Meloni…»

12 Maggio 2024 - 11:56 Redazione
Il ministro della Difesa alla Stampa ribadisce che la magistratura è «politicizzata» e parla di un «potere che non più controlli»

«Provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di voler servire lo Stato e, invece, spesso servono i loro microinteressi personali. In nessun altro Paese c’è un livello così basso». Guido Crosetto è netto nel suo biasimo a parte della classe politica italiana. Ma ne ha anche per la magistratura, per gli alleati leghisti e per Roberto Vannacci. Nell’intervista rilasciata alla Stampa, il ministero della Difesa rivela che, dopo la fine del suo mandato nel governo Meloni, è intenzionato a tornare nella sfera privata. «Sto servendo il Paese con un presidente del Consiglio per cui nutro stima e affetto. Ma finita questa esperienza, anche a causa dell’amarezza e del disgusto accumulati, non penso di avere altro da dare».

Il conflitto politca-magistratura

È il preludio per spiegare la sua posizione sul presunto conflitto politica-magistratura. «Vorrei chiarezza: se vedo che l’indagato non ha ottenuto nessun vantaggio personale e che i suoi atti amministrativi erano legittimi, non capisco come si possa arrivare ad arrestarlo. Quanto l’interesse contestato poggia tutto su una diversità di cultura politica, vuol dire che se il governatore ha le stesse idee del pm, allora ha perseguito un atto giusto e legittimo, se invece sono diverse è reato». Qualcosa, sostiene Crosetto, che non ha nulla a che fare con la legge dello Stato. Il ministro ribadisce che la magistratura «è politicizzata» e parla di un «potere che non ha più controlli, in cui anche un singolo pm, se arrabbiato con qualcuno, può distruggerlo». Invoca delle garanzie in tal senso, che però – specifica – non si sostanziano in un controllo politico.

Il caso Pd pugliese come apripista per l’inchiesta ligure

Dopo questa premessa, Crosetto arriva ad affrontare il caso del presidente della Liguria: «Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo, ma so di essere in netta minoranza, anche nel centrodestra». Constata che persino «un ministro di Forza Italia ha scaricato Giovanni Toti, dimenticando la storia del fondatore del suo partito e la persecuzione che subì. Queste cose non le sopporto più». Il ministro della Difesa vede la vicenda di Toti intrecciata all’inchiesta che ha coinvolto il Partito democratico pugliese. «Quando scoppiò lo scandalo in Puglia dissi che lo schema è uguale da decenni: quando colpiscono qualcuno a sinistra è perché devono aprirsi la porta per affondare il colpo ancora più forte dall’altra parte».

«La Lega polemizza su tutto»

Riguardo a Vannacci, dopo un primo tentativo di non commentare la sua candidatura, Crosetto lo definisce «un discreto ufficiale, uno scrittore di successo e un futuro parlamentare». Salvo poi esortarlo a «trattare con maggior rispetto chi ha portato onore e lustro alla Nazione»: il riferimento è alle dichiarazioni che Vannacci ha fatto sul colonnello Paglia. Il ragionamento sul candidato lanciato da Matteo Salvini introduce una riflessione, un confronto tra Lega e Fratelli d’Italia: «Siamo diversi – afferma Crosetto -. La Lega tende a fare la splendida, sotto campagna elettorale, polemizzando su quasi tutto, tanto c’è Giorgia Meloni che tira la carretta ogni giorno e parta a casa i risultati. Facile condividere tutto e poi far finta di non aver condiviso nulla».

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