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Spunta una nuova teoria sul luogo dove Leonardo ha dipinto la Gioconda. L’indizio fondamentale? Il colore delle rocce

12 Maggio 2024 - 21:58 Ugo Milano
A formulare l'ipotesi è Ann Pizzorusso, geologa e storica dell'arte rinascimentale

Spunta una nuova teoria sulla domanda che tiene sulle spine gli appassionati di arte da secoli: dove è stata dipinta la Gioconda? Secondo Ann Pizzorusso, geologa e storica dell’arte rinascimentale, il celebre quadro di Leonardo da Vinci – esposto oggi al Louvre di Parigi – è stato realizzato a Lecco, sulle rive del Lago di Como. Per arrivare a questa conclusione, Pizzorusso ha unito i suoi due ambiti di competenza: la geologia e la storia dell’arte. L’esperta, originaria di Amalfi, non ha dubbi: il ponte che si vede alle spalle della Gioconda corrisponde al Ponte Azzone Visconti del XIV secolo, che si trova a Lecco. La catena montuosa che si vede sullo sfondo corrisponde alle Alpi sud-occidentali, mentre lo specchio d’acqua sarebbe il Lago di Garlate, una località da cui è certo che Leonardo sia transitato nel corso della sua vita.

Le altre ipotesi

Pizzorusso non è la prima storica dell’arte ad avanzare una teoria sul luogo dove è stata realizzata la Gioconda, probabilmente il dipinto più famoso al mondo. Alcune teorie circolate in passato sostenevano che il quadro fosse stato realizzato a Bobbio, un piccolo comune in provincia di Piacenza, dove c’è un ponte molto simile a quello che si vede alle spalle della Mona Lisa. Un’altra ipotesi, circolata lo scorso anno, prevedeva invece che il quadro ritraesse un ponte in provincia di Arezzo.

La spiegazione di Pizzorusso

Secondo Pizzorusso, concentrarsi solo sul ponte rischia di portare a conclusioni errate. «Il ponte ad arco era onnipresente in tutta Italia e in Europa. È impossibile identificare una posizione esatta solo da un ponte. Tutti parlano del ponte e nessuno parla della geologia», spiega l’esperta al Guardian. Il dettaglio su cui insiste Pizzorusso è il colore bianco-grigiastro delle rocce, che secondo la geologa è tipico proprio delle rocce calcaree della zona di Lecco. «Sappiamo dai suoi taccuini che trascorse molto tempo esplorando il territorio lecchese e il territorio più a nord», continua Pizzorusso. La sua teoria, intanto, sta già ricevendo diversi endorsement: «Non dubito nemmeno per un secondo che Pizzorusso abbia ragione nella sua teoria, data la sua perfetta conoscenza della geologia del Paesaggio italiano», ha commentato Jacques Franck, ex consulente di Leonardo al Louvre.

In copertina: Un gruppo di turisti fotografa la Gioconda, esposta al Louvre di Parigi (Dreamstime/Shuo Wang)

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