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Aggressione a Iovino, Fedez: «Ma quale massacro, dopo è andato a ballare a Ibiza. Io non c’ero»

12 Maggio 2024 - 18:27 Massimo Ferraro
Il rapper è intervenuto al Salone del Libro di Torino per parlare di salute mentale nei giovani, negando il suo coinvolgimento nel pestaggio del personal trainer dello scorso aprile

Fedez nega di aver preso parte al pestaggio del personale trainer Cristiano Iovino, avvenuto la notte dello scorso 21 aprile in via Marco Ulpio Traiano a Milano. Iovino ha raggiunto la notorietà per una presunta frequentazione con Ilary Blasi, finendo quindi nella vicenda caso della separazione della conduttrice tv con Francesco Totti. Due testimoni, una guardia giurata e il portinaio del complesso residenziale di via Traiano, che hanno assistito all’aggressione di un gruppo di ultras del Milan contro il 37enne, hanno dichiarato che tra loro c’era anche Fedez. Il personal trainer poi non ha sporto denuncia e ha rifiutato il trasporto in ospedale, affermando di non sapere chi l’avesse colpito. «Io non c’ero, e dalla telecamera non si vede niente», ha detto ora Fedez dal Salone del Libro di Torino, dove è ospite in un panel sulla salute mentale dei più giovani con il presidente Nazionale dell’Ordine degli psicologi, David Lazzari. «Si parla di nove persone che hanno massacrato una persona, tutti ultras del Milan. La persona viene aggredita, arriva l’ambulanza ma non viene portata in ospedale», ha detto il cantante e personaggio tv, «tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale non c’è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare?». E ha poi minimizzato l’accaduto: «Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia». Nei giorni scorsi, oltre alle due testimonianze, si era parlato anche di una lite in discoteca tra il rapper e il personal trainer per una ragazza bionda, poi individuata in Ludovica Di Gresy. Iovino si sarebbe rivolto alla ragazza, fotografata con Fedez, in maniera poco opportuna e nel parapiglia sarebbero rimasti coinvolti alcuni ultras milanisti e un trapper. Tanto da richiedere l’intervento degli addetti alla sicurezza del locale. Poi l’aggressione in via Traiano, che gli investigatori sospettano possa esser stata una spedizione punitiva.

L’attacco di Selvaggia Lucarelli

«Da una parte ci sono i giovani che hanno delle priorità e voglia di partecipare, dall’altra la stampa che si occupa delle cazzate che fa Fedez di notte e non avete capito che a loro non gliene frega nulla. Sarebbe il caso che la stampa rivedesse le sue priorità e non giocasse a fare l’influencer», ha concluso il rapper rivolto al pubblico e ai giornalisti. Prima di andare all’evento di Torino dedicato all’editoria, aveva ironizzato su Instagram: «Stavate parlando di me? Ci vediamo tra poco al Salone del Libro», conscio che le ultime novità sulla vicenda avrebbero catalizzato l’attenzione dei media. E proprio sulla sua partecipazione alla kermesse torinese, aveva ricevuto una stilettata anche da Selvaggia Lucarelli. «Volevo chiedere al presidente dell’ordine degli psicologi David Lazzari che fa incontri con Fedez destinati ai giovani dall’altro delle profonde competenze del rapper sul benessere mentale e fisico», chiedeva ironicamente, «se affronterà con lui anche questi temi così attuali. Immagino che ai giovani farà bene parlarne con un esempio così virtuoso, a livello di frequentazioni».

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