Bene Geolier e Articolo 31, una noia Ultimo. Confusi Anna e Lazza. Le nostre recensioni alle uscite della settimana

Irbis – Lacrime e cemento

Un disco che ha il sapore della liberazione. Come se Irbis, dopo aver visto la sua casa andare letteralmente in fiamme mangiandosi tutta la sua vita (storia vera), avesse bisogno di togliersi di dosso tutta la cenere, la polvere, i ricordi. Perché per tirare le somme della propria vita non c’è momento più crudele e spietato e utile di quando ti ritrovi letteralmente senza niente. Forse per questo, di rimbalzo, i brani sono così pregni di significato, di immagini, di parole rimaste in gola e sputate come una fionda. Come in Preghiera, Vernice nera, Fratello o Posto di blocco, canzoni manifesto di questo disco cupo e arrabbiato, ma di quella rabbia rigenerante, quasi euforica, come di chi sa che da quel momento in poi ha solo da guadagnare. Ottimo lavoro.