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La lettera di Tonino Lamborghini a Flavia Borzone: «Non sarà mai mia figlia, da lei solo opportunismo»

12 Maggio 2024 - 15:25 Massimo Ferraro
La madre sostiene che la 37enne sia figlia dell'imprenditore e sorella di Elettra Lamborghini: entrambe sono a processo per diffamazione

«A prescindere da come andranno i procedimenti in corso, Flavia Borzone non sarà mai mia figlia». Tonino Lamborghini scrive una dura lettera pubblicata da Il Resto del Carlino in risposta alle dichiarazioni degli avvocati delle due donne con le quali è in causa per diffamazione, dopo l’udienza dello scorso lunedì quando i legali hanno presentato tre testimonianze che proverebbero come Flavia Borzone, 36 anni originaria di Napoli, sia la figlia legittima dell’imprenditore, attivo nel lusso e nell’immobiliare. Questo è quello che sostiene la madre, Rosalba Colosimo, e ora entrambe sono state querelate da Tonino Lamborghini per aver raccontato tutto in tv e a una rivista. «La famiglia Lamborghini, quella vera, è fatta di affetti, di vita insieme, per decenni e che lei sta calpestando», ha scritto il figlio di Ferruccio, fondatore della storica casa automobilistica, «è composta dai miei cinque meravigliosi figli e non dalla sola Elettra, cui ella ama sempre rivolgersi e accostarsi. Non si cambia lo stato civile sull’onda di riprovevole opportunismo, dalla sola brama di agiatezza e notorietà, di risentimenti». Tonino Lamborghini, 76 anni, denuncia «una campagna diffamatoria mediatica» nei suoi confronti miei e della sua famiglia ma si dice confortato che a prescindere dagli «esiti ultimi dei tanti procedimenti in corso», Flavia Borzone «moralmente non potrà mai» essere sua figlia. Secondo gli avvocati delle due donne, l’imprenditore sa da tempo di essere il padre della 36enne. «Rimango profondamente amareggiato non solo dalla spregiudicatezza e dalla gravità delle dichiarazioni (false) dei miei avversari», scrive ancora, «ma anche dall’irresponsabile leggerezza e mancanza di cautela con cui elementi ancora al vaglio della magistratura, prove illecite e non genuine, e fatti riguardanti la mia vita privata, vengono impunemente diffusi senza alcun ritegno». E conclude: Flavia Borzone volutamente dimentica che oltre, al nome Lamborghini, e allo stato civile di figlia Lamborghini, con cui con tanta insistenza ambisce, vi è una famiglia Lamborghini vera. E se pur può essere ritenuto lecito il suo desiderio di «veder dichiarata la verità del nostro rapporto biologico», finirà «per scadere in opportunismo».

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