Entro fine anno cavo unico per i dispositivi elettronici nella Ue: storia, vantaggi e svantaggi del caricatore universale – Il video

Per anni l’Unione Europea ha spinto per l’adozione dell’USB-C che riducesse sprechi economici e materiali. Nel 2022 gli sforzi sono stati tradotti in una legge che avrà effetto pieno dalla fine del 2024

Una miriade di cavi diversi e il rischio di non avere mai quello giusto. Oppure di trovarsi a doverne portare uno per ogni dispositivo che si vuole caricare. E tra telefono, smartwatch, auricolari, powerbank e altri accessori, il numero di connettori necessari rischierebbe di essere inutilmente alto. Il condizionale è d’obbligo, perché il panorama tecnologico degli ultimi anni ha preso una direzione diversa, allineandosi verso l’adozione dell’USB-C come connettore universale. A imprimere l’inerzia necessaria è stata l’Unione Europea. Prima con appelli e poi con una legge, approvata in via definitiva dall’Europarlamento il 4 ottobre 2022, con 602 voti favorevoli, 13 contrari e 8 astenuti.


La legge europea sul caricatore universale

Il provvedimento stabilisce che entro la fine del 2024 tablet, telefoni, fotocamere, auricolari e cuffie, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, e cuffiette venduti nell’Unione Europea dovranno essere dotati di una porta di ricarica di tipo USB-C. Lo stesso varrà per i computer portatili entro la fine del 2026. Gli appelli del Parlamento Europeo a trovare un caricabatterie comune erano già in passato stati accolti da numerosi produttori, che si sono allineati scegliendo come cavo standard il modello introdotto nel 2014 per trasferire dati ed energia. Tra i grandi marchi che più hanno fatto resistenza c’è Apple, che però ha ceduto nel settembre del 2023, presentando l’iPhone 15 con la porta USB-C.


Vantaggi e svantaggi dell’USB-C

L’Unione Europea stima che ogni anno il cavo unico permetterà ai cittadini europei di risparmiare 250 milioni di euro e di ridurre sensibilmente le 11 mila tonnellate di rifiuti generati dai connettori gettati nella spazzatura. Ma i vantaggi dell’USB-C vanno oltre il risparmio. Tra questi, c’è anche quello di essere simmetrico – e quindi di non avere un verso di inserimento – e quello di evitare l’effetto lock-in, ovvero quello che si verifica quando un consumatore è costretto ad affidarsi a un solo produttore che monopolizza il mercato degli accessori. Inoltre, permette di essere usato al posto dell’HDMI e del jack audio senza problemi. Ma non è tutto oro quel che luccica. Proprio il fatto che tante funzioni possano essere svolte da cavi con la stessa forma potrebbe confondere chi li usa. Il rischio principale si verifica con i cavi da USB-A ad USB-C, ed è quello di collegare connettori che trasmettono troppa potenza ai dispositivi, bruciando la batteria. Rimane importantissimo, quindi, leggere le etichette con attenzione, in modo da verificare la compatibilità con i propri dispositivi. 

Adafruit Industries / Cavo da Usb-A ad Usb-C

Scrittura video: Antonio Di Noto

Montaggio e regia: Alessandra Mancini

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