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Furto in diretta a Rovazzi, era tutto finto. La trovata per lanciare l’ultimo singolo con Il Pagante: «È un po’ sfuggita di mano» – Il video

13 Maggio 2024 - 16:25 Redazione
Il cantante torna sui social insieme a Giovanni, il ragazzo che nel filmato diventato virale gli scippava lo smartphone

«Eccomi ragazzi, scusate l’assenza. Volevo innanzitutto ringraziarvi per tutti i messaggi che mi avete mandato, diciamo che lato stampa è un po’ sfuggita di mano la cosa. Ci tenevo a tranquillizzarvi perché era tutto finto». Fabio Rovazzi torna sui social per spiegare cosa c’è dietro al video che nel weekend è diventato virale sui social. Il cantante e Youtuber veniva derubato dello smartphone da un giovane entrato poco prima nell’inquadratura durante una diretta su Instagram. Nel filmato effettivamente non si vedeva Rovazzi rincorrerlo dopo il furto, né urlare per attirare l’attenzione dei passanti. E in rete molti avevano ipotizzato si trattasse di uno scherzo. Non si sbagliavano, come ha spiegato 24 ore dopo Rovazzi stesso. «Lui è Giovanni, è un bravissimo ragazzo – dice salutando il ragazzo che nel video inscenava lo scippo – e abbiamo fatto tutto questo perché domani a mezzanotte esce Maranza». Una trovata per l’ultimo singolo, in collaborazione con Il Pagante, che deve il titolo al termine milanese per indicare chi appartiene a un gruppo «di giovani che condividono e ostentano atteggiamenti da strada, particolari gusti musicali, capi d’abbigliamento e accessori appariscenti e un linguaggio spesso volgare», come scrive l’Accademia della Crusca. E che fa risalire l’attribuzione del termine, largamente utilizzato già negli anni Ottanta prevalentemente al nord, a una canzone di Jovanotti del 1988, Il capo della banda. A la Repubblica ha poi raccontato: «La rovazzata è una trovata pubblicitaria, di marketing, con una bufala fatta passare per verità. In passato mi sono inventato un video con Will Smith e uno con Robert Downey junior. Stavolta dovevo promuovere la mia nuova canzone, e visto che parla dell’aumento dei furti a Milano, cosa meglio di inventarne uno? Lo dico anche nel testo: “Mi hanno pulappato in corso Como”, cioè appunto derubato».

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