In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ATTUALITÀAC MilanDiscotecheFedezInchiesteLombardiaMilanoScontriUltras

Fedez denunciato per rissa in discoteca per il pestaggio di Cristiano Iovino

cristiano iovino ludovica di gresy fedez denuncia rissa pestaggio
cristiano iovino ludovica di gresy fedez denuncia rissa pestaggio
Le botte dopo un apprezzamento a Ludovica di Gresy. I vigilantes testimoni delle botte. Le telecamere del locale che lo inquadrano. E Iovino che rifiuta le cure

Federico Leonardo Lucia in arte Fedez, nato a Milano il 15 ottobre 1989, è stato deferito all’autorità giudiziaria. I carabinieri lo hanno denunciato per rissa. Ovvero un reato procedibile d’ufficio, senza necessità di denuncia da parte della vittima. E cioè Cristiano Iovino, il personal trainer finito sui giornali per la frequentazione intima con Ilary Blasi (negata dalla showgirl). Che non è mai andato a raccontare agli inquirenti cosa è successo la notte tra domenica 21 e lunedì 22 aprile. Ma i carabinieri già nella mattina del 22 hanno recapitato una Comunicazione di notizia di reato (Cnr) su quanto accaduto in via Marco Ulpio Traiano a Citylife e nella discoteca The Club di Largo La Foppa. L’altro reato ipotizzato nella comunicazione dei militari di via Moscova è quello di lesioni.

I testimoni

Che il marito in via di separazione di Chiara Ferragni fosse quella notte in zona non ci sono dubbi. Anche se lui dice di no: «Io non c’ero e dalla telecamera non si vede niente», ha detto ieri al Salone del Libro. E ancora: «Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia». Il rapper ha dimostrato di essere molto informato sui possibili risvolti legali della vicenda: «Non c’è un referto medico, non c’è la persona ferita. Il reato di lesioni personali deve avere un referto di più di 40 giorni. Anche se si fosse fatto male non c’è reato. Non ci sono gli estremi». La storia sembra andata diversamente. Comincia con una lite in discoteca tra il rapper e il personal trainer per una ragazza bionda, poi individuata in Ludovica Di Gresy. Che accompagna Fedez e viene apostrofata in maniera non elegante da Iovino.

La rissa in discoteca e il pestaggio di Iovino

Insieme a Fedez ci sono Jack Vanore, ex tronista di Uomini e donne, e il rapper Taxi Bi. Ma non c’entrano con la rissa. Alle 3.30 di notte avviene il pestaggio. I carabinieri chiamati dai vigilantes arrivano ma Iovino è già rientrato in casa per medicarsi. Con lui c’è Salvatore Angelucci, dj e anche lui ex tronista di Uomini e Donne. Iovino ha una ferita al sopracciglio e varie contusioni. Le due guardie giurate del complesso Parco Vittoria di via Traiano hanno riconosciuto Fedez: «Era insieme ad altre 8-9 persone e una ragazza bionda». Le telecamere del complesso mostrano il rapper che si avvicina a Iovino per primo. Sembra anche che tenti di colpirlo con due pugni, che il personal trainer schiva. Poi gli altri due accompagnatori di Fedez gli saltano addosso.

Gli Ultras

Tra di loro ci sono alcuni ultras del Milan. Alcuni di loro si sono avvicinati alla guardiola dei vigilantes: «Fatevi i cazzi vostri, non chiamate nessuno». È presente il bodyguard rossonero Christian Rosiello. Sul fascicolo indaga la pubblica ministera Michela Bordieri. La Repubblica spiega oggi che il primo rapporto dei carabinieri non ha generato l’automatica iscrizione nel registro degli indagati di Fedez perché i primi accertamenti hanno delineato un profilo di reato diverso, ovvero quello di lesioni. Per il quale è necessaria la querela di parte. Ma poi gli ultras del Milan, quelli dell’Inter chiamati da Iovino attraverso i contatti con i laziali, e l’atteggiamento di Iovino hanno convinto gli inquirenti a muoversi. Durante la serata in discoteca Ludovica Di Gresy era in consolle come ospite d’onore. Secondo le immagini del circuito interno della telecamera un apprezzamento di Iovino scatena la reazione di Fedez.

Allontanati verso l’uscita

A quel punto intervengono i buttafuori della discoteca. Che allontanano prima Iovino e poi Fedez. A quel punto partono le telefonate. E si arriva all’appuntamento sotto casa di Iovino. Dove avviene il pestaggio. Che il personal trainer non ha ancora denunciato. Ai carabinieri che lo esortano ad andare in ospedale per farsi medicare e stilare il referto risponde di non sentire nessun dolore.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti