Giovanni Toti e l’accusa di falso: «Ha truccato i dati Covid per avere più vaccini»

Le intercettazioni del capo di gabinetto del governatore: “C.. dimmelo che lo hai fatto te”. I sospetti di Figliuolo. L’altra tranche sui favori alla sanità. E la spiaggia libera rubata

Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha truccato i dati dei contagi per Covid-19 nella sua regione. Per ottenere dalla struttura commissariale più vaccini. Su questo si basa l’accusa di falso nei confronti del presidente e del suo capo di gabinetto dimissionario Matteo Cozzani. Entrambi ai domiciliari nell’inchiesta su corruzione e finanziamento illecito di Genova. Ma agli atti c’è anche un fascicolo per presunti favori, ricambiati con finanziamenti elettorali, a quattro imprenditori della sanità privata. Mentre anche per il governatore continuano a rincorrersi le voci di un addio alla carica. E nell’inchiesta principale c’è la storia della spiaggia pubblica privatizzata. Per servire nuovi alloggi in costruzione a Punta dell’Olmo. Che costeranno 11mila euro al metro quadro.


«Lui li ha presi e li ha riaumentati»

«Il problema qual è stato? Che io avevo già truccato. Lui li ha presi e li ha riaumentati». A parlare è proprio Cozzani e il “lui” chiamato in causa è Toti. Cozzani è al telefono con Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di commercio di Genova. E prosegue così: «Quando me li ha rimandati ho guardato e gli ho scritto: “Ma c… presidente, ma sono fuori”. Ha detto: “Ma no, li ho un po’ aumentati…”. “Ma l’avevo già fatto io”, gli ho detto. “C.. dimmelo che lo hai fatto te”».


Secondo la Guardia di Finanza che ha intercettato i due appare plausibile ipotizzare che i dati siano stati oggetto di manipolazione. Ma perché aumentare i contagi e aggravare la situazione della pandemia in Liguria? I dati andavano alla struttura di emergenza di Francesco Paolo Figliuolo: «Era un atto pubblico con il quale sono stati rappresentati al governo i fabbisogni dei vaccini sulla base dei quali calibrare le forniture regionali».

Più contagi, più vaccini

Insomma, dichiarare più contagi serviva ad avere più vaccini. E Cozzani ha avuto problemi anche con la struttura: «Ieri uno scagnozzo di Figliuolo mi ha detto che gli abbiamo girato dei dati che non erano allineati con quelli che gli avevamo mandato». Alla fine la struttura di Figliuolo però sceglie di dividere le forniture con altri parametri e quindi il piano va in fumo. La Regione ha indicato la presenza di 173.000 over 80, contro il dato reale, pari a 159.558 – per una differenza di circa 13.000 unità come poi certificato dalla struttura di Figliuolo, che inizialmente si era fidata dei dati comunicati da Genova. Il 24 marzo 2023, accortisi dell’errore in virtù di un richiamo formale, una dirigente della Regione spiegava in questa maniera: «Dobbiamo solo diciamo… un attimo riconciliare, perché questo qui (Figliuolo, ndr) era un militare, cioè ci ha rotto parecchio le palle».

L’altra tranche

«Avevamo mandato con un sistema statistico abbastanza diciamo definito: a cazzo… un modello studiato a Harvard», dice Cozzani. Intanto le indagini si concentrano su un’altra tranche dell’inchiesta. Quella dei rapporti tra sanità ligure e Regione. I militari, spiega oggi La Stampa, passano al setaccio i consuntivi della Fondazione Change. E i tanti enti che hanno deciso di mandare erogazioni liberali o partecipare alla campagna elettorale del governatore. Per vedere se anche in questo caso hanno deciso di agire in base a decisioni prese dall’amministrazione. Intanto Toti pensa alle dimissioni. Che vuole dare però solo dopo un confronto con la maggioranza che lo appoggia. E che sul punto non avrebbe ancora preso una decisione chiara. Anche perché il governatore è stato arrestato per somme che erano state rendicontate come finanziamenti elettorali. E questo fa differenza rispetto all’arricchimento personale.

La spiaggia rubata

Sempre La Stampa parla oggi del caso della spiaggia di Celle Ligure. Da quelle parti ci sono gli alloggi in costruzione dalla Punta dell’Olmo spa, società di Spininvest, che fa capo ad Aldo Spinelli mentre il capitale sociale è detenuto anche dal figlio Roberto. «Guarda che abbiamo risolto il problema sul piano casa di Celle a tuo figlio. Ora facciamo la pratica, si può costruire. L’abbiamo risolto stamattina. Quando mi inviti in barca? Così parliamo un po’, che ora ci sono le elezioni. Abbiamo bisogno di una mano», diceva al telefono Toti a Spinelli. Che ha dato agli imprenditori la possibilità di costruire anche un tunnel di accesso esclusivo alla spiaggia, così privatizzandone una parte.

Scogli

Il quotidiano spiega che per poter dare la concessione balneare, Toti e l’allora sindaco di Varazze Antonio Bozzano avevano escogitato un piano. Dietro «la razionalizzazione delle concessioni», volevano far passare la scogliera di Lungomare Europa, fra Varazze e Cogoleto, come «tratto di costa libero». Per poter rendere privato il tratto di spiaggia che serviva a Spinelli. Anche se lì c’erano solo scogli.

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