Blinken in visita a Kiev, dopo il vertice con Zelensky sale sul palco e suona con una band ucraina. E il brano di Neil Young è una sfida a Putin – Il video
«Siamo con voi oggi. E resteremo al vostro fianco finché la sicurezza, la sovranità e la capacità dell’Ucraina di scegliere la propria strada non saranno garantite». È il messaggio che ha voluto mandare oggi all’Ucraina Antony Blinken. Il segretario Stato è tornata oggi in visita a sorpresa a Kiev in uno dei momenti più delicati nel decorso della guerra lanciata da Vladimir Putin ormai oltre due anni fa: le truppe russe stanno avanzando nel Donetsk, e ora anche, chilometro dopo chilometro, nella regione di Kharkiv. Mentre proseguono quotidianamente i bombardamenti dell’aviazione di Mosca su città e infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Un quadro quanto mai allarmante, come ammettono fonti tanto di Kiev quanto della Nato. Ma che l’amministrazione Biden non sottovaluta. Per questo, e per coordinare la risposta alla nuova offensiva russa, Blinken era oggi a Kiev, dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, garantendogli che i nuovi rifornimenti militari Usa «stano arrivando».
May 14, 2024
Rock (e politica) nel mondo libero
Dismessi i panni del segretario di Stato però, alla fine della giornata, l’inviato di Joe Biden si è concesso un fuori programma più “leggero”. In un locale di Kiev, il Barman Diktat, Blinken s’è concesso un po’ di musica dal vivo. Poi è salito egli stesso sul palco. Basso alla mano, camicia e jeans, ha suonato insieme a una band locale almeno un pezzo, come testimoniano i video filtrati dal locale: «Rockin’ in the Free World» di Neil Young. Un brano dal titolo e significato tutt’altro che casuali, con ogni probabilità. Off-duty sì, ma mai del tutto. La passione di Blinken per la musica – rock soprattutto – è nota ormai da tempo: chitarrista provetto, ha iniziato a suonare fin da ragazzo a Parigi e non ha mai abbandonato quell’hobby “parallelo” alla politica e alla diplomazia. Non è la prima volta che emergono video di sue performance anche durante il mandato al Dipartimento di Stato. Ma mai prima d’ora Blinken aveva “osato” esibirsi in una città straniera minacciata dai bombardamenti di uno dei principali avversari globali degli Stati Uniti.
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