Superbonus, via libera allo spalma-crediti (con il voto di Italia Viva). Forza Italia si astiene, ma esulta per la Sugar Tax a luglio 2025

Con il voto in commissione Finanze al Senato, resta la retroattività voluta dal Mef e contestata dal partito di Antonio Tajani, che si accontenta del rinvio della Sugar Tax

Passa alla commissione Finanze del Senato l’emendamento del governo al decreto Superbonus, che prevede l’obbligo di spalmare i crediti per 10 anni con effetto retroattivo. Obiettivo mancato da parte di Forza Italia di evitare la retroattività, contro il volere del ministro Giancarlo Giorgetti. Il partito di Antonio Tajani accetta alla fine di astenersi, con l’emendamento passato anche grazie al voto favorevole di Italia Viva. Da parte loro i forzisti portano a casa il rinvio della Sugar tac a partire dal luglio 2025. «Rimane la vicenda superbonus con effetto retroattivo – mastica amaro Tajani a Prima di domani, su Retequattro- non abbiamo votato a favore tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati. Domani c’è il voto in Aula e noi non siamo contrari al provvedimento, eravamo contrari alla retroattività perché il cittadino perde fiducia nelle istituzioni». Lo scontro con Giorgetti pare comunque alle spalle: «Adesso è passata, sarà così e mi spiace, i nostri emendamenti sono stati bocciati e credo sia un errore ma noi siamo leali col governo, l’importante è già aver vinto la nostra battaglia sulla Sugar Tax».


Cosa prevede l’emendamento del governo sul Superbonus

L’emendamento del governo al decreto Superbonusè quello che introduce dal 2024 l’obbligo per le spese sostenute con il Superbonus a spalmare le detrazioni su 10 anni, anziché su 4. La modifica contiene tra l’altro anche novità per le banche e gli istituti finanziari che per le compensazioni eseguite dal 2025 non potranno più compensare i crediti del Superbonus con i debiti previdenziali. Arrivano inoltre un fondo da 35 milioni per il 2025 per gli interventi in altre aree colpite da terremoti e 100 milioni per quelli relativi al Terzo settore. È previsto inoltre il coinvolgimento dei comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus con un ritorno del 50% degli incassi. L’emendamento rinvia infine l’introduzione della plastic tax al luglio 2026.


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