Paolo Maldini, l’accusa di censura della sua intervista sulla radio della Serie A. La Lega nega: perché sembrava sparita

La Lega di Serie A prova a chiarire che dietro la presunta censura ci sarebbe stata solo una pausa. Colpa dei commenti negativi «anche al protagonista»

È scontro tra la lega di Serie A e Paolo Maldini sulla presunta censura dell’intervista dell’ex capitano del Milan rilasciata a Radio Serie A, la Radio tv ufficiale della Lega Serie A calcio lo scorso 9 maggio. Maldini dice di aver dato incarico al suo avvocato, Danilo Buongiorno, «per propria tutela da gravi comportamenti ingiustamente subiti» in relazione alla «nota censura alla propria intervista». Perciò l’avvocato Buongiorno per conto di Maldini «diffida chiunque dalla reiterazione di tali comportamenti e si riserva, se del caso, ogni azione a tutela del proprio cliente, e a difesa del diritto fondamentale di espressione».


I sospetti sulle «pressioni per non mandarla in onda»

Il giornalista Alessandro Alciato, autore dell’intervista a Maldini, aveva scritto sui social di «pressioni per non mandarla in onda». All’ex direttore tecnico del Milan aveva poi detto: «La tua libertà di pensiero fa sempre la differenza». Quell’intervista aveva scatenato un acceso dibattito nei commenti sui social, dove erano stati diffusi anche spezzoni di alcuni passaggi. Maldini aveva elogiato l’Inter campione d’Italia che ha «una struttura che determina il futuro dell’area sportiva. È stata gratificata con contratti a lunga scadenza, c’è stata un’idea di strategia». Dichiarazioni che a molti sono sembrate ulteriori frecciate nei confronti della società rossonera, che quasi un anno fa aveva messo alla porta la bandiera milanista.


La smentita della Lega di Serie A

Nega alcun tentativo di censura la Lega di Serie A, che ribadisce come l’intervista sia stata regolarmente mandata in ponda su «Radio Serie A con Rds». Il 9 maggio l’intervista con Maldini avrebbe avuto ben due passaggi nella sua versione integrale sulla radio. E la sbobinatura era anche stata inviata a tutte le redazioni. La Lega smentisce anche Alciato, che aveva parlato di tentativi di fermare la messa in onda: «Non corrisponde al vero neanche la circostanza che sarebbero state fatte pressioni per non mandare in onda l’intervista, come è facile verificare visto che la pubblicazione dipende solo dalla Lega stessa – spiega la nota – Tale intervista, dopo la diffusione integrale in radio e dopo che gli estratti più significativi erano stati pubblicati sui social ufficiali della Lega, è stata peraltro pubblicata, sempre integralmente, sul canale YouTube della Serie A, dove è rimasta fino al pomeriggio».

L’ondata di commenti e insulti (anche a Maldini)

Dopo la pubblicazione sui social, però, la Lega ha preso provvedimenti per frenare l’ondata di commenti che rischiava di degenerare in attacchi e insulti. «A seguito di molti commenti negativi – scrive la Lega – anche al protagonista dell’intervista, la Lega Serie A, in totale autonomia editoriale e in ossequio a una prassi tipica nella gestione dei canali social e normalmente adottata in passato per circoscrivere analoghi sentiment negativi, ha posto la suddetta intervista in modalità “non in elenco”. Venerdì mattina, non appena si sono attenuate le polemiche, l’intervista è tornata accessibile sul canale ufficiale YouTube della Lega dove ancora oggi può essere visionata integralmente».

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