Roma, morto il dipendente Rai con mesotelioma che aveva denunciato l’amianto in viale Mazzini: la Procura apre un’indagine
L’ex dipendente della Rai Mariusz Marian Sodkiewicz, che a marzo aveva presentato una denuncia per individuare «i dirigenti responsabili per la mancata protezione dei dipendenti esposti all’amianto» nella sede di viale Mazzini, è morto lunedì 13 maggio per le conseguenze del tumore di cui aveva parlato appena pochi giorni prima a la Repubblica. «Ogni anno quando si appendevano i calendari qualcuno diceva: “Non fate buchi al muro che c’è l’amianto”. Sembravano battute, non lo erano», aveva raccontato Sodkiewicz, che dal 2002 per 22 anni aveva lavorato negli uffici romani dell’emittente pubblica. «Nel luglio del 2023, l’uomo aveva iniziato a manifestare i sintomi caratteristici del mesotelioma pleurico: difficoltà respiratoria, tosse persistente e dolore toracico. Successivi accertamenti clinici avevano confermato la presenza della malattia, attribuendola alla sua esposizione all’amianto», spiega Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto. Lo stesso che si occupa anche del caso Franco Di Mare. La diagnosi è la stessa: mesotelioma, quel tumore aggressivo che nel 90 per cento dei casi è dovuto all’esposizione alle polveri di amianto. Per far luce sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per lesioni colpose e disposto la sospensione delle esequie perché possa essere eseguita una autopsia e ulteriori accertamenti. «La morte di Sodkiewicz , che solleva anche interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle istituzioni, è una delle tante e dolorose testimonianze delle conseguenze devastanti dell’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro», ha commentato ancora Bonanni.
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