Spieghiamo perché il cloud seeding e le fantomatiche Scie chimiche non sono la stessa cosa
Periodicamente, sui social vengono diffusi contenuti che confondono i concetti di geoingegneria (disciplina scientifica che studia come far fronte ai fattori climatici, compreso il riscaldamento globale), cloud seeding (inseminazione delle nuvole) e le fantomatiche Scie chimiche (teoria del complotto che considera le scie di condensazione degli aerei un’opera atta a farci del male). Stavolta trattiamo una clip riguardante un’intervista al maresciallo dell’aeronautica in riserva Roberto Nuzzo.
Per chi ha fretta:
- Una clip mostra alcune argomentazioni del maresciallo Nuzzo in merito al presunto complotto della geoingegneria, accomunando di fatto il cloud seeding alle Scie chimiche.
- Il cloud seeding è una tecnica di geoingegneria ed è come tale ben nota da decenni e non c’entra niente con le fantomatiche Scie chimiche.
- Ancora oggi le leggi fisiche e chimiche spiegano molto elegantemente le strisce rilasciate dagli aerei come scie di condensazione, mentre non c’è niente che ci porti a pensare che alcune siano “più chimiche” di altre.
Analisi
Nella clip vengono proposti spezzoni di documentari o servizi giornalistici che trattano di geoingegneria per sostenere che quindi la teoria delle Scie chimiche sarebbe dimostrata.
La geoingegneria non è un complotto
Abbiamo già spiegato in numerosi articoli che la geoingegneria non è un complotto segreto, né dispone di conoscenze tali da condizionare interi climi mediante la diffusione delle fantomatiche Scie chimiche. Ecco una breve cernita delle nostre analisi precedenti:
- L’esperimento di geoingegneria per salvare il ghiaccio artico: «Lo creiamo con l’acqua di mare»
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- No! Il tracciato del volo ASR 153 non è incompatibile col Giro d’Italia e non riguarda le fantomatiche “scie chimiche”
- Le teorie del complotto sull’alluvione delle Marche, tra scie chimiche e il volo Nato
- I presunti testimoni delle scie chimiche e l’evento (inconcludente) dei teorici del complotto
- No! L’Agenzia Meteorologica Spagnola non ha confessato di diffondere scie chimiche
- Chi ci sta bucando le nuvole?
Non sono un complotto nemmeno le leggi fisiche e chimiche
La tecnica del cloud seeding è emblematica di questi limiti. Riportiamo – con link a diverse fonti – quanto spiegavamo in un precedente articolo, dove analizzavamo un’altra interpretazione stravagante di un servizio giornalistico sul tema:
Dal momento che sappiamo come si formano le precipitazioni atmosferiche, da decenni esistono studi sulla possibilità di inseminare le nuvole. Il primo a suggerirlo è stato l’ingegnere tedesco Louis Gathmann nel 1891. Il primo studio di rilievo è apparso nel 1947 sul Journal of Applied Physics. Il principio di base è quello di irrorare delle sostanze in grado di generare a contatto con l’umidità atmosferica dei cristalli di ghiaccio. Si possono usare dei sali, come lo ioduro d’argento. Negli Emirati Arabi Uniti queste sostanze vengono sprigionate mediante dei droni. Per ironia della sorte i limiti di queste tecniche dimostrano proprio che i teorici delle scie chimiche si sbagliano. Infatti tutt’oggi i risultati sono incerti – e stiamo parlando di determinare il tempo atmosferico in zone limitate -, figuriamoci quanto sarebbe difficile e dispendioso applicare queste tecniche per il clima.
Per quanto riguarda l’idea che si possa distinguere tra Scie di condensa e fantomatiche Scie chimiche, le tesi dei complottisti continuano a sbattere contro le leggi della fisica e della chimica, senza mai produrre uno straccio di prova che le possa confutare.
Non basta collezionare foto di Scie rilasciate dagli aerei, né congetturare che possano trovarsi a quote impossibili per il loro sviluppo. Bisogna anche capire quali sarebbero le leggi fisiche alternative in grado di spiegare tale fenomeno meglio di quelle che ci portano a concludere che si tratti di mere Scie di condensazione. I meteorologi le conoscono da ben prima che negli anni ’90, quando la teoria delle Scie chimiche cominciò a spopolare.
Condizioni di umidità, temperatura e pressione atmosferica nelle varie porzioni e quote del cielo possono determinare se il rilascio dello scarico del combustibile permetterà ai velivoli di rilasciare scie continue, intermittenti, persistenti e in grado di deformarsi o incrociarsi con altre nel tempo.
Conclusioni
Congetturare su servizi giornalistici e documentari che trattano di geoingegneria o supporre che esistano Scie di condensazione impossibili lascia il tempo che trova. Abbiamo visto che non c’è nulla di misterioso nelle pratiche discusse nella clip in oggetto. Di fatto, la clip non dimostra l’esistenza delle fantomatiche Scie chimiche.
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