Ecco perché questo video non mostra la nipote dell’ayatollah Khamenei in visita a New York
Circola un video che mostrerebbe la presenza della nipote dell’ayatollah Khamenei – in alcuni casi di Khomeyni – durante un evento a New York, vestita con un abito contrario agli obblighi imposti sulle donne dal regime iraniano. La clip, di fatto, è datata e ripresa in un’altra città degli Stati Uniti ben distante da quella indicata nella narrazione fuorviante. Inoltre, non ci sono prove che la donna ripresa sia la nipote dell’ayatollah Khamenei o di Khomeyni.
Per chi ha fretta
- Il video risale al 2019 ed è stato registrato a Los Angeles.
- La scena riguarda un gala annuale di un’organizzazione americana ritenuta vicina al regime iraniano.
- La clip è stata diffusa da un’attivista e politica iraniana presente durante le proteste.
- Nessuna delle attiviste presenti nella manifestazione del 2019 cita la nipote dell’ayatollah Khamenei o di Khomeyni.
Analisi
Ecco uno dei primi post (11 maggio 2024) dove è stato condiviso il video con la narrazione fuorviante:
Khamenei’s granddaughter is in New York, wearing a dress. Protesters are calling her out:
“Look at what Khamenei’s granddaughter is wearing while our daughters are being killed because of the hijab in Iran”
Every mullah and their relatives are damn filthy hypocrites.
Il video è stato condiviso anche in Italia, come possiamo vedere dal seguente post del 12 maggio:
La nipote del leader supremo della Repubblica Islamica, l’Ayatollah #Khamenei, è venuta in viaggio a New York, ed esce per strada con un vestito “permissivo” e senza hijab.
Gli oppositori iraniani le gridano:
Vergognati, guarda cosa indossa sua nipote, mentre le nostre figlie vengono uccise perché non si coprono i capelli in Iran.
Il 13 maggio 2024, il video con la narrazione fuorviante viene ripresa e condivisa anche dal giornalista di Radio Radicale Mariano Giustino, il quale sostiene che sia la nipote di Khomeyni e non di Khamenei:
Gli ayatollah sono ossessionati dal sesso, ipocriti con doppia morale. Questa donna nel video è la nipote dell’ayatollah #Khomeyni in visita a New York e indossa un abito succinto occidentale. I manifestanti della diaspora iraniana in America gridano: “Guarda cosa indossa sua nipote mentre le nostre figlie vengono uccise perché non si coprono i capelli in #Iran”. Sì, è proprio così, la Repubblica islamica iraniana è semplicemente una disgustosa istituzione che per affermare il proprio potere e preservarlo terrorizza la sua popolazione e in particolare le donne.
#IranRevolution #IRGCterrorists #MahsaAmini Radio Radicale #Turchia
Video del 2019
I post che diffondono il video con la narrazione non riportano una data del presunto evento. Come riscontrato dal collega di BBC Verify, Shayan Sardarizadeh, risulta condiviso almeno dal 2019 con riferimento a un evento tenutosi il 21 settembre di quell’anno a Los Angeles:
Come riportato nel post, si tratta dell’evento annuale dell’organizzazione noto come “Annual Sapphire Gala”. La no-profit viene contestata dagli iraniani anti regime, tanto che il musicista Kamyar Ahmadzadeh che si rifiutò di partecipare al gala in quanto descritta come lobby del regime operante negli Stati Uniti. Di seguito un post con un secondo video delle proteste:
L’evento di Los Angeles
Nel post del 22 settembre 2019 (sopra riportato) viene riportato un hashtag «#NIACLobbies4Mullahs» che rimanda all’organizzazione no profit National Iranian American Council (NIAC). Attraverso l’hashtag è possibile riscontrare ulteriori post dove viene indicato un luogo, il West Hollywood Hotel di Los Angeles.
L’hotel è situato nella Argyle avenue. Attraverso Google Street View, riscontriamo le stesse architetture presenti nel video diffuso con la narrazione falsa:
Nel video vengono riprese due zone, ossia l’entrata dell’edificio e le strutture dalla parte opposta della strada. Anche in questo caso, le immagini coincidono e confermano senza ombra di dubbio il luogo della realizzazione della clip a Los Angeles:
Nessuna citazione sulla presenza della nipote dell’ayatollah Khamenei
Tra i video troviamo quello dove viene ripresa Nasim Behrouz, attivista politica iraniana e titolare dell’account Twitter che pubblicò nel 2019 quello attualmente usato nella narrazione fuorviante. Nasim non cita nei suoi tweet la presunta presenza della nipote dell’ayatollah Khamenei. Nessuno dei tweet e delle pubblicazioni dell’epoca riportano la sua partecipazione al gala annuale dell’organizzazione.
Oltre all’attivista politica iraniana Nasim Behrouz era presente anche la sua collega Satggin Jalali. Neanche lei cita nei suoi tweet la presenza della nipote dell’ayatollah Khamenei.
Nel 2019, una radio aveva associato la donna vestita di nero alla nipote dell’ayatollah. Tuttavia, entrambe le attiviste non lo hanno mai fatto dal 2019 ad oggi nei loro account social.
La presunta nipote dell’ayatollah Khamenei
Tra i commenti al post del collega di BBC Verify, troviamo un tweet dove viene mostrata la presunta foto della nipote:
Cercando la foto, troviamo diversi siti dove viene ripresa con diversi abiti.
La foto a destra, quella dove vediamo una donna vestita con un abito bianco in gonna e con i capelli sciolti, è in realtà un fotomontaggio. Ecco l’immagine originale (sotto a destra) e quella del suo volto (scattata in Canada nel 2013) usata per il falso:
La ragazza ritratta è Naeima Taheri. Come riportato dal sito iraniano Asremrooz.ir, è nipote dell’ex ayatollah Khomeyni, leader massimo dal 1979 al 1989. La donna che si trova insieme a Naeima Taheri, nella foto precedente che riprende il sito GoftarNews, è la madre Naeimeh Eshraghi, a sua volta figlia dell’ayatollah.
La nipote dell’ayatollah Khamenei
La donna ripresa nel video usato per la narrazione fuorviante non somiglia a Naeima Taheri.
Non somiglia nemmeno a Farideh Moradkhani, nipote dell’ayatollah Khamenei e attivista per i diritti umani arrestata in Iran nel 2022.
Conclusioni
Il video diffuso nel 2024 non è stato affatto ripreso a New York. Non risulta fondata la presenza della nipote dell’ayatollah Khamenei o di Khomeyni. Le testimoni presenti sul posto a Los Angeles nel 2019, tra queste attiviste politiche iraniane, non la citano affatto.
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