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Mattarella: «L’Italia non è immune a episodi di omotransfobia, ci vuole l’impegno delle istituzioni»

17 Maggio 2024 - 10:52 Redazione
mattarella due per mille ai partitit
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Il Quirinale ha diffuso una dichiarazione del capo dello Stato, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia

«Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte». Oggi – 17 maggio – si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha diramato un comunicato per sensibilizzare sul tema. Nelle sue parole, c’è anche un’esortazione alle istituzioni italiane a fare di più per contrastare queste forme di discriminazione: il nostro Paese, dice, «non è immune da episodi di omotransfobia. Persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività». E conclude: «L’impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità».

Il testo integrale del comunicato del Quirinale

«I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte. L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica.
L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività. L’impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità».

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