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Il fratello di Franco Di Mare: «È morto alle 17,17 di venerdì 17. La Rai gli ha voltato le spalle»

18 Maggio 2024 - 04:55 Redazione
franco di mare morto rai malattia
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Gino Di Mare: ha dato la vita per l'azienda

Gino Di Mare, giornalista scientifico, è il fratello minore di Franco Di Mare. Il conduttore è morto ieri, tre giorni dopo aver sposato Giulia Berdini. Aveva un mesotelioma e al fratello ha rivelato il suo ultimo desiderio: «Prima di addormentarsi mi ha chiesto “Mi porti ancora al mare?”. Il nostro mare è Posillipo, lì siamo nati e abbiamo trascorso la nostra infanzia. Lì mio nonno Francesco Di Mare ha insegnato a Franco a nuotare, al Lido Ondina», dice oggi in un’intervista a Repubblica. Poi aggiunge che in qualche modo lo esaudirà: «Sì, nei prossimi giorni. Ma non so se potremo spargere le sue ceneri, ci atterremo alle prescrizioni di legge».

Il momento più delicato

Secondo il fratello Franco Di Mare era «l’uomo più generoso e galante che conosca al mondo. Un cuore nobile. Mi ha insegnato a vivere. Non ha mai permesso a nessuno di pagare un pranzo, una cena, un caffè. Lo faceva con tutte le persone che incontrava. Mio fratello era talmente perbene che non mi ha mai permesso di arrivare in Rai». Ma è morto arrabbiato con l’azienda: «Assolutamente sì. Era molto adirato. Era convinto che la sua è una malattia professionale. Mio fratello è stato in Bosnia, in Kosovo, in Macedonia. Certo non l’ha preso a casa il mesotelioma. La Rai gli ha voltato le spalle nel momento più delicato della sua carriera. Lui ha dato la vita per la Rai». E aggiunge: «Mi ha detto che è giusto che sia lui ad andare via per primo. “Gino non devi prendertela, sono il più grande di quattro fratelli. È giusto che sia io a scomparire prima degli altri”, così mi ha detto. E poi lui ha sostenuto sempre la stessa cosa: che non c’è nulla di più democratico di una malattia».

Alle 17,17 di venerdì 17

Gino dice che Franco «se n’è andato senza soffrire, lucido. C’è un particolare però che non riesco a togliermi dalla testa». Ovvero: «Franco è morto alle 17,17 di venerdì 17. Uno potrebbe dirmi “Sei napoletano, sei scaramantico”. Mi chiedo invece come sia possibile che mio fratello se ne sia andato in questa data e ora così particolari». Infine: «Mio fratello ha avuto una vita fantastica, ha intrapreso la professione che amava, ha girato il mondo. Ma non è riuscito a vedere l’Antartide. È lì che avrebbe desiderato tanto fare un viaggio, purtroppo non c’è riuscito».

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