Le perle di Salmo e Noyz Narcos, Simba La Rue versione medie. Cafonata Rovazzi – Le nostre recensioni delle uscite della settimana

Bianca Atzei – 1987

Con un ritardo di una decina d’anni Bianca Atzei, uno dei più affascinanti misteri della musica italiana, ridisegna i contorni del suo progetto con un look, musicale e no, anni ’80. Che tempismo. 1987 procede come una montagna russa, parte vacuo, inconsistente, povero, scaduto, con queste spudorate sonorità plastificate, una roba davvero sconfortante, per poi impennarsi improvvisamente al momento di Le canzoni di Vasco, featuring con Tormento veramente azzeccato. Poi si riprecipita in un baratro per risollevarsi nuovamente al momento di Una cometa blu, brano scritto per lei da Gigi D’Alessio che, pur risultando stantio nelle sonorità, risulta straziante nel contenuto, così anche l’interprete rinsavisce da un certo torpore caratteriale e la sentiamo presente a se stessa e a noi, in maniera forte e chiara. Forse il problema di Bianca Atzei è la centratura del suo progetto, una cosa che nessuno ha mai capito proprio bene, forse il problema è questo suo essere stata in questi anni di carriera troppo genericamente pop, non rendendosi mai indispensabile al pubblico in un momento in cui l’identità è tutto. Dunque per noi non è un si, questo è certo, ma neanche un no. Non è nemmeno un ni, è proprio un gigantesco boh.