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Ultimo: «Esser giovani oggi è tremendo. Sei senza punti di riferimento»

19 Maggio 2024 - 10:00 Redazione
Secondo il cantante la «politica è scarsa». Il colloquio con il Corriere della Sera: «Schlein? A volte fatico a capire di cosa parla. Meloni? Non parla ai giovani. E il Papa neppure»

«Essere giovani oggi è tremendo. Perché sei senza punti di riferimento». Così il cantante Ultimo si racconta al Corriere della Sera. «Non conosco nessun ragazzo della mia età che vada a votare – ha aggiunto – e nessuno che vada in chiesa. Io non ho mai votato in vita mia. Non dico sia giusto. Non me ne vanto, non me ne vergogno. Certo non è colpa dei giovani». Per Ultimo la colpa è della politica. «La politica è scarsa. Non parla ai ragazzi e non ci prova neppure. Non parla a me che ho 28 anni; figuriamoci a un diciottenne», spiega il cantante. E ancora: «Siamo stufi di questa spaccatura tra destra e sinistra. Immagini quale effetto avrebbe un politico che dicesse: io non scelgo né la destra né la sinistra. Scelgo l’alto. Sono contrapposizioni che hanno stancato. Fascisti e comunisti: i giovani non ne possono più. Cos’è la sinistra? L’ipocrisia del buonismo? Cos’è la destra? Il cattivismo di chi chiude i porti a coloro che muoiono in mare?».

Meloni non c’è e Schlein «a volte fatico a capire di cosa parla»

Su Elly Schlein segretaria del Pd ammette: «Io a volte fatico a capire di cosa parla». E la premier Meloni: «Non sento nessuno, neppure la Meloni, affrontare quello che sta a cuore ai giovani. Non vedo politici in strada, nei bar, tra la gente. In tv non c’è una buona notizia. Guerre. Bombe. Su X già annunciano la prossima pandemia. Ma ci rendiamo conto di quale trauma sia stato per i ragazzi la pandemia?». Ultimo sottolinea: «I cantautori fanno politica. Io nel mio piccolo penso di fare politica con le mie canzoni. “Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo” è un verso politico. “Alba”, credo sia una canzone politica: parla dell’interiorità, dell’idea di superare se stessi. Un medico che lavora nel privato e il sabato va negli ospedali a curare i malati gratis fa politica. Come un medico che va in zona di guerra a curare i feriti. Ognuno deve fare politica con i propri mezzi e conoscenze. Certo, la politica conta fino a un certo punto». E su Papa Francesco: «Lo ascolto quando invoca la fine delle guerre. Condivido, ovviamente. Non so se il Papa possa fare di più, certo non può andare al confine di Gaza. Sinceramente, non mi pare che neppure lui sia un punto di riferimento per i giovani. Ne conosco pochi che si dicono cristiani. Anche se in realtà lo siamo»

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