Inter, così finisce l’era Zhang: Oaktree verso la proprietà entro 48 ore
Quarantotto ore. La fine dell’era Suning all’Inter e l’approdo di Oaktree arriverà in meno di due giorni. A meno di salvataggi miracolosi Steven Zhang è a un passo dall’uscita della proprietà del club nerazzurro. Domani, martedì 21 maggio, è l’ultimo giorno utile per restituire il prestito da 275 milioni più 100 di interessi. Poi l’Inter cambierà proprietario. Oaktree confermerà l’attuale dirigenza e cercherà a sua volta un compratore. E in caso di escussione del pegno poi dovrà versare a Zhang la differenza tra il prezzo di vendita e i 375 milioni. Per questo la vendita non avverrà nel breve termine: al fondo conviene prima migliorare i conti e seguire l’iter dello stadio. Per presentare così un’azienda più sana al nuovo acquirente.
La storia di Zhang e Oaktree
Ma come siamo arrivati fino a qui? Nel maggio 2021, durante la pandemia, la cassaforte lussemburghse Great Horizon con cui Suning controlla l’Inter ha stipulato un contratto con il fondo statunitense Oaktree ottenendo un prestito triennale pari a 275 milioni di euro più il 12% di interesse annuo. Il finanziamento prevedeva come pegno le quote della società. Un pegno è un diritto concesso su un bene del debitore a vantaggio del creditore. In caso di inadempimento il credito viene escusso. In questi mesi Zhang ha trattato con un altro fondo, Pimco, un nuovo prestito da 430 milioni che avrebbe coperto quello con Oaktree. Ma il fondo statunitense ha fatto saltare la trattativa facendo valere una clausola del contratto con Suning, che prevedeva l’impossibilità per Zhang di aumentare l’indebitamento per non togliere valore alla società.
Il contratto, l’escussione, la proprietà
Oaktree è un fondo attivo nel credito, nell’acquisto e nella rivendita di aziende e nel settore immobiliare. Fondato nel 1995, ha sede a Los Angeles, in California, ed è controllato dal colosso canadese Brookfield. Gestisce un patrimonio di 192 miliardi di dollari per conto di grandi investitori come fondi pensione, aziende e fondi sovrani. La Gazzetta dello Sport scrive che Zhang sta procedendo a un estremo tentativo per rimanere in sella. Ovvero convincere Oaktree a un’estensione breve del prestito a tassi più alti rispetto a quelli attuali. Di fatto un periodo ponte per procedere alla vendita del club. Si tratta dell’unica soluzione che resta sul tavolo dell’imprenditore cinese. Invece Oaktree ha già pronta la dichiarazione per l’escussione del credito. A quel punto, molto probabilmente, si aprirà anche una battaglia legale in Lussemburgo.
La battaglia legale
Perché Suning ha intenzione di accusare di ostruzionismo Oaktree. Che avrebbe rovinato la trattativa con Pimco perché le avrebbe consentito di incassare subito il 20% dalla cessione del club. Dal fronte americano invece si fa notare che l’accordo con Pimco non è stato mai chiuso e che quella di Zhang era una strategia per prendere tempo. Quelle sul membro della famiglia reale saudita pronto ad acquistare i nerazzurri si sono rivelate indiscrezioni prive di fondamento.
Leggi anche:
- Inter, doccia gelata di Zhang: «A repentaglio stabilità del club». Accuse al fondo Oaktree a cui deve 375 milioni entro lunedì
- Festa scudetto Inter, Thuram in diretta a Zhang: «Io e Chala ti siamo costati meno di un caffè, facci un regalo» – I video
- Inter, Steven Zhang ha due mesi di tempo per non farsi togliere il club: il piano per il finanziamento
- Un membro della famiglia reale dell’Arabia Saudita vuole acquistare l’Inter