Iran, Dario Fabbri: «Ecco cosa può cambiare dopo la morte del presidente Raisi» – Il video
Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran, è morto. La conferma è arrivata la mattina del 20 maggio dalla tv di Stato iraniana. L’elicottero sul quale viaggiava insieme al ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian è precipitato vicino al confine con l’Azerbaigian. Dario Fabbri, direttore di Domino, rileva come l’incidente si inserisca «in un momento di eccezionale tensione nella regione mediorientale, con la guerra che continua a infuriare a Gaza, laddove Hamas è anche una mano lunga della Repubblica Islamica, e con lo scontro diretto o per procura tra Israele e lo stesso Iran». Assodato che è «impossibile», nell’immediatezza, stabilire le cause dell’accaduto, Fabbri si concentra su come gli attori coinvolti intendano utilizzare la vicenda. «Fino a questo momento, la repubblica islamica sembra voler rubricare le due morti come tragedia. È già stata annunciata l’elezione con cui sarà sostituito il presidente Raisi, come previsto dalla Costituzione, e la Guida Suprema Khamenei ha spiegato che nulla cambierà nella postura del Paese».