Baby Reindeer, spunta un’altra vittima della stalker raccontata nella serie tv: il leader del Labour Party Keir Starmer

La donna gli avrebbe inviato 276 email in otto mesi durante il lockdown

Spunta il nome di un’altra possibile vittima di Fiona Harvey, la presunta stalker di Richard Gadd, salita agli onori delle cronache internazionali dopo la diffusione della serie Baby Reindeer, dove viene identificata con il nome fittizio di Martha Scott. Si tratta di Keir Starmer, il leader del Labour Party e possibile futuro primo ministro britannico, che sarebbe stato bombardato con 276 email in otto mesi durante il lockdown da Covid, con tanto di messaggi minacciosi e offensivi. Uno di questi messaggi recitava: «La tua vita non vale la pena di essere vissuta». Oltre a essere stato definito «avvocato da quattro soldi» e «stupido ragazzino» in altre email. Secondo quanto riferisce l’Indipendent, la polizia è a conoscenza delle email.


La posizione di Fiona Harvey

Sollecitata sulla questione, Fiona Harvey ha preferito non rispondere, ribadendo che sta tentando di mettere su un team legale per agire contro Netflix e accusare la compagnia di diffamazione. Nella sua prima intervista televisiva, andata in onda recentemente nel programma Uncensored di Piers Morgan, Harvey ha negato di aver perseguitato Richard Gadd tra il 2014 e il 2015, sebbene il suo racconto presenti alcune contraddizioni. In una delle puntate della serie, Gadd rivela di aver scoperto in passato che Harvey era stata accusata di stalking più volte in passato, ma lei ha smentito. E un’altra presunta vittima emersa in queste settimane è Janey Godley, attrice e scrittrice scozzese di Glasgow, che ha scoperto di essere stata bersagliata da una serie di tweet inviati da Harvey tra il 2016 e il 2018.


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