Milano, le Olimpiadi invernali nel mirino della Gdf: l’inchiesta sulle ipotesi di corruzione e turbativa d’asta

Gli indagati sono tre: Vincenzo Novari, ad di Milano Cortina ai tempi dell’appalto, l’ex manager Massimiliano Zuco e l’imprenditore di servizi digitali Luca Tomassini

I militari del Nucleo di polizia economica della Gdf milanese stanno perquisendo la sede di Fondazione Milano Cortina, l’ente che organizza i Giochi olimpici invernali del 2026. Su delega della procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dei pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, i finanzieri stanno raccogliendo sin dall’alba di oggi, 21 maggio, documenti e materiale informatico. Le ipotesi d’accusa, scrive Repubblica, sono corruzione e turbativa d’asta. In particolare, l’indagine ruota attorno all’appalto dei servizi digitali alla Fondazione. Gli indagati sono tre: Vincenzo Novari, ad di Milano Cortina ai tempi dell’appalto, l’ex manager Massimiliano Zuco e l’imprenditore di servizi digitali Luca Tomassini.


Chi è Vincenzo Novari

Novari dal 2001 al 2016 ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di 3 Italia, fino alla fusione con Wind. Dopo la quale ha fondato SoftYou, una startup nel capo del business, ed è stato Special Advisor Italia per CK Hutchinson. Ma il suo volto e il suo nome sono noti anche alle cronache mondane, per via del suo matrimonio con l’ex Miss Italia Daniela Ferolla. L’approdo alla Fondazione, infine, era avvenuto in quota 5 stelle. Prima che nel 2022 venisse sostituito dal veronese Andrea Varnier.


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