In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
POLITICAAfDElezioni europee 2024EUtopiaFranciaGermaniaMarine Le PenParlamento europeoUnione europea

Il tedesco Krah imbarazza anche i suoi, lo stop dell’Afd ai dibattiti pubblici dopo lo strappo di Le Pen e Salvini

22 Maggio 2024 - 12:09 Ugo Milano
Rassemblement National e Lega hanno deciso di non voler più collaborare nello stesso gruppo al Parlamento Ue con il partito di estrema destra tedesco. La decisione dopo le dichiarazioni dall'eurodeputato sulle Ss a Repubblica

A poco più di due settimane dalle elezioni europee, un vero e proprio terremoto scuote il fronte dei sovranisti. Dopo la rottura del Rassemblement National di Marine Le Pen e la Lega di Matteo Salvini con Alternative für Deutschland (AfD), la dirigenza del partito di estrema destra ha deciso di imporre al proprio candidato principale per le Europee, Maximilian Krah, il divieto di qualsiasi apparizione pubblica. A renderlo noto è l’agenzia Dpa, citando un portavoce della forza politica. L’annuncio è arrivato dopo le parole dell’eurodeputato Krah, candidato del gruppo politico del Parlamento europeo Identità e Democrazia alla carica di presidente della Commissione Ue, che sabato scorso in un’intervista a la Repubblica non ha preso le distanza dalle SS naziste: «È sbagliato generalizzare, non tutti i membri delle SS erano criminali di guerra», le parole del politico di AfD. Lo stesso Krah, che era già stato tolto da video e manifesti del partito dopo l’arresto di un suo collaboratore per sospetto spionaggio in favore della Cina, ha annunciato su X che rinuncia ad altre apparizioni elettorali e lascia la presidenza. «Riconosco che le mie dichiarazioni vengono utilizzate come pretesto per danneggiare il nostro partito. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un dibattito su di me. L’AfD deve mantenere la sua unità. Per questo motivo rinuncio a qualsiasi ulteriore partecipazione alla campagna elettorale e mi dimetto dalla carica di membro della Direzione federale», si legge sui social.

Intanto la dirigenza dell’AfD, fa sapere ancora l’agenzia di stampa tedesca, ha espresso il desiderio di continuare la cooperazione con il Rassemblement National all’interno del gruppo Id, dove siede anche la Lega che oggi, tramite il leader di partito Salvini, ha fatto sapere di non avere «niente a che fare con certe nostalgie». «Noi non guardiamo al passato, io guardo al futuro, ma alcune dichiarazioni di nostalgici del nazismo o del comunismo sono fuori dal mondo», ha detto il vicepremier italiano a Radio 1. Fonti interne al gruppo dei sovranisti europei hanno fatto sapere ieri come ID stia inoltre considerando l’espulsione del partito di estrema destra. «Da AfD questa volta hanno oltrepassato il limite», hanno spiegato dalla dirigenza, confermando la vicinanza con le posizioni espresse dal partito francese. Ma i giochi entreranno nel vivo solo dopo il voto. E quella causata da Le Pen non è che una delle prime mosse che potrebbero spiazzare gli equilibri politici comunitari.

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti