Come sta Guido Crosetto, Il ministro in «netto miglioramento» dopo la notte in ospedale: nuovo caso di pericardite

Così come avvenuto lo scorso febbraio, i medici spiegano che non ci sono state «implicazioni cardiache» per il ministro, che dovrebbe essere dimesso dall’ospedale per il fine settimana

Sono definite in «netto miglioramento» le condizioni di salute del ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricoverato dopo un malore ieri 21 maggio, durante il Consiglio supremo di sicurezza. In una nota la Difesa ha spiegato che gli accertamenti clinici a cui è stato sottoposto Crosetto «hanno confermato che si è trattato di un nuovo episodio di pericardite». Stavolta però si sarebbe presentato «in forma molto più dolorosa rispetto all’episodio precedente». Lo scorso febbraio, il ministro era stato ricoverato alla clinica San Carlo di Nancy a Roma, la stessa a cui si è rivolto per l’ultimo episodio. Come nel primo caso, anche stavolta spiegano dalla Difesa non ci sono state «implicazioni cardiache».


Il primario di Cardiochirurgia del San Carlo di Nancy, Giuseppe Speziale, ha spiegato che ora è «passata la fase acuta di dolore». Perciò la pericardite che ha colpito Crosetto sarà trattata «come una normale infezione, con terapia anti infiammatoria». Il ministro ha trascorso la notte in clima tranquillamente, spiega la Difesa, monitorato presso l’unità coronarica dell’Ospedale. Crosetto dovrebbe restare in ospedale almeno per le prossime 24 ore. Tutti i suoi impegni di oggi e domani sono stati annullati. Questa mattina ha comunque avuto un incontro con i collaboratori più stretti per il briefing quotidiano sulle evoluzioni del quadro di sicurezza. Dalla clinica, il ministro ha voluto ringraziare «tutte le persone, amiche, conosciute o sconosciute, che in queste ultime ore mi hanno inviato messaggi di amicizia, vicinanza e affetto».


Le dimissioni dall’ospedale nel fine settimana

I medici hanno deciso di trattenere Crosetto in clinica per alcuni giorni, «sebbene il quadro clinico e gli esami effettuati non destino alcuna preoccupazione». Una decisione presa in via precauzionale, che dovrebbe portare il ministro alle dimissioni nel fine settimana.

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