Campi Flegrei, il “nuovo” sciame sismico e le 350 case autorizzate dal comune di Bacoli in zona
Il governo stanzia 500 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici dei Campi Flegrei. E valuta anche di aiutare economicamente chi vuole lasciare l’area. Ma intanto a Bacoli il comune autorizza 350 nuove case. E mentre si conclude lo sciame sismico iniziato il 20 maggio, ne inizia un altro con la scossa di magnitudo 3.6 di ieri, 22 maggio. «La dinamica generale non cambia», ha spiegato Mauro De Vito dell’Osservatorio Vesuviano. «Il suolo si sta deformando. La velocità di deformazione media di 2 centimetri al mese è stabile da 40 giorni e si riflette nell’aumento di sismicità, confrontabile a quella dell’autunno scorso», aggiunge. Intanto il piano di evacuazione lo sta definendo il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci: «Bisogna essere pronti a tutto».
Gli 80 mila da aiutare e i soldi
Gli abitanti dell’area colpita dal bradisismo nella sua zona rossa sono circa 80 mila. Anche se l’intera area invece ne arriva a contare 600 mila. Intanto i tecnici stanno attuando una ricognizione sul patrimonio immobiliare privato. Dal censimento sono escluse le case abusive e le seconde case. Il criterio è quello delle fasce di priorità. E così si scopre che degli ottomila edifici considerati il 50% è a rischio. Tra questi 1.250 presentano un rischio elevato e 2.750 un rischio medio. «Chi ha scelto di vivere in quella zona sapeva dei rischi. Noi non ne abbiamo la percezione, ce ne ricordiamo quando la terra trema», ha detto Musumeci. Nel frattempo la Commissione Grandi Rischi conferma l’allerta gialla. Mentre l’Osservatorio Vesuviano quantifica il sollevamento del suolo nel Rione Terra, nucleo storico di Pozzuoli: 25,5 centimetri dal gennaio 2023, 7,5 centimetri nel 2024.
Il nuovo sciame sismico
«Il fatto che finisca uno sciame e che poi ci siano eventi fa parte dello stesso processo. Lo sciame è una nostra convenzione operativa e indica una concentrazione di eventi sismici nello spazio e nel tempo», aggiunge De Vito. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diffuso una nota in relazione allo sciame sismico che dalle 19:51 del 20 maggio è in corso nell’area. Fino alle ore 00:31 del 21 maggio aveva fatto registrare in via preliminare circa 150 terremoti con Magnitudo durata (Md) = 0.0 (95 localizzati) e una Magnitudo massima (Md) di 4.4 (±0.3). «L’evento di Md 4.4 è stato il più energetico tra quelli registrati dall’inizio dell’attuale crisi bradisismica iniziata nel 2005. L’epicentro è collocato all’interno della Solfatara ad una profondità di 2.6 km», spiega l’Ingv.
La crisi del bradisismo del 1982-1984
L’Ingv ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-1984 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1.300 eventi sismici al mese: «Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi con Md=0.0». Ma i parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale. La sismicità, si sottolinea nella nota, non è un fenomeno prevedibile, pertanto «non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso».
Le 350 nuove case a Bacoli
Intanto però il comune di Bacoli autorizza 350 nuove case. Repubblica racconta che il nuovo piano urbanistico voluto dal sindaco Josi Della Ragione consente in due aree, quella della Cuma e delle Cappelle tra il golfo di Pozzuoli e il lago di Fusaro, la possibilità di nuove edificazioni di edilizia agevolata residenziale. Il sindaco si difende: «Non si tratta del tutto di nuove abitazioni. Ho solo dato la possibilità a 350 famiglie che vivono in zone a rischio e in vecchie abitazioni fatiscenti, alcune dell’Ottocento, di poter costruire nuove abitazioni anche con un aiuto pubblico in un’area meno a rischio utilizzando norme già applicate in altri Comuni dei Campi Flegrei. Per invogliarli a trasferirsi in una zona che, assicuro, è meno panoramica, daremo anche un leggero aumento di cubatura. In cambio noi ci impegniamo ad abbattere le loro vecchie abitazioni. Quindi il cemento “in più” sarà davvero poco».
Il cemento in più
Sui social il primo cittadino ha detto anche che con «il nuovo Puc permetteremo la costruzione di nuove cooperative di case per dare risposta abitativa alle tante famiglie, soprattutto tra giovani e poveri, che non hanno un tetto». Anche se lì c’è il rischio sismico e un’elevata densità abitativa: Bacoli è passata da 10 mila abitanti negli anni Settanta ai quasi 30 mila di oggi. E molte abitazioni sono vecchie e altre del tutto abusive. Il Puc consente anche delle demolizioni. Ma per Fratelli d’Italia è una minaccia proprio perché prevede abbattimento di cemento.
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