Jonathan Maldonato: il marito dell’influencer Siu «non voleva che lei sfilasse e le toglieva il cellulare»
Jonathan Maldonato, marito dell’influencer Siu, è stato fermato per tentato omicidio dopo che la moglie è stata ricoverata in fin di vita e con un foro sul petto. E nelle 25 pagine del decreto di fermo ci sono molti elementi che lo accusano. Tra questi, un cappotto spostato. Si trovava su una sedia il 18 maggio, quando la casa dei due coniugi è stata posta sotto sequestro. Il 20 invece è finito sopra il tavolo della cucina. L’ipotesi della procura di Biella è Maldonato abbia usato un mazzo di chiavi nascosto per manomettere i sigilli e inquinare le prove. Intanto Indira Acosta Arismendi, amica dell’influencer il cui vero nome è Soukaina El Basri, dice di essere certa che tra i due coniugi ci sia stata una lite. E che poi sia degenerata. Perché Siu a casa «subiva le violenze del marito». Anche se sui social network invece si impegnava contro la violenza sulle donne.
L’indagine
Il Corriere della Sera spiega oggi che Maldonato ha negato tutte le accuse. Ma ha cambiato versione rispetto a quanto detto agli inquirenti nell’immediatezza dei fatti, quando aveva sostenuto la tesi di un incidente con lo spigolo di un mobile. Ha detto invece che la moglie voleva suicidarsi. Lui l’ha trovata pronta a farlo e l’ha disarmata da qualcosa che aveva tra le mani. E che non riesce ad identificare ma l’ha soltanto sentito cadere. Mentre chiamava i soccorsi Soukaina lo avrebbe convinto a raccontare la versione dello spigolo. «Perché aveva paura di essere ricoverata in psichiatria», ha sostenuto. «Mi ha detto: “il mobile, il mobile”, e io ho capito questa cosa». Così, per assecondarla «sono andato ad appoggiare la mano sporca di sangue sul mobile».
Stato depressivo
Il marito sostiene che la moglie si trovasse in un profondo stato di depressione. E che minacciava di uccidersi. Le testimonianze tra gli amici dicono però il contrario. Ovvero che era lui a minacciarla di portare via le due bambine di 4 e 6 anni. A carico di Maldonato c’è anche una denuncia per maltrattamenti che risale al maggio 2023 e ritirata a dicembre. Siu raccontò all’epoca che il marito era dipendente dalle scommesse online. «Quando finisce i suoi soldi li chiede a me, ogni mese», è stata l’accusa nei confronti dell’uomo, che è dipendente della Lavazza. La procuratrice di Biella Teresa Angela Camelio e il pubblico ministero Paola Francesca Ranieri partono dalla mattina del 16 maggio. I tabulati telefonici dicono che Maldonato è uscito di casa alle 6.40 per tornarci mezz’ora dopo. Nella villetta è stata trovata una valigetta.
«Non si sarebbe mai uccisa»
Indira Acosta Arismendi invece dice a La Stampa che c’è stata una lite ed è degenerata perché Siu non si sarebbe mai uccisa. «Il marito la perseguitava. Era geloso. Siu mi ha raccontato tutto», dice. Ovvero che Maldonato non voleva che la moglie facesse sfilate e che si facesse fotografare. «Credo che le togliesse il cellulare o comunque la costringesse a spegnerlo. Era andato a chiederle scusa dopo la denuncia. Le aveva promesso che sarebbe cambiato. Tutte bugie», aggiunge. «Quando ci siamo sentite per il suo compleanno, il 6 maggio, mi aveva raccontato che con Jonathan le cose si erano sistemate. E mi aveva chiesto della prossima edizione di “Donne per le donne”. Poi la lite e l’aggressione. Perché, mi creda, è così che è andata», conclude.
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