I nuovi Ricchi e Poveri, da Sanremo a Tajani: «Andiamo a cantare per chi ci vuole» – L’intervista
Chi pensava che il ritorno dei Ricchi e Poveri si limitasse all’apparizione all’ultimo Festival di Sanremo si sbagliava. D’altra parte il successo di Ma non tutta la vita post Ariston è stato talmente gigantesco da allungare i tempi discografici di questa loro seconda sbrilluccicante vita artistica. Un ricordo, quello di Sanremo, che raccontano come una «gioia immensa», ma anche evidentemente come una sorpresa «Siamo tornati – raccontano presentando il nuovo lavoro alla stampa – abbiamo avuto grandi dolori, non ci aspettavamo un pubblico di giovani. Siamo stati tanti anni fuori da Sanremo, poi abbiamo trovato le condizioni giuste e siamo tornati ragazzini anche noi». Da oggi in esclusiva su TikTok, dal 27 maggio su tutte le piattaforme, si potrà ascoltare Aria, il loro nuovo singolo, scritto e composto da Edwyn Clark Roberts, Cheope, Stefano Tognini, Alessandro La Cava e coprodotto da Zef ed Edwyn Clark Roberts, in pratica la stessa identica squadra dell’avventura sanremese. Infatti non è un brano che si discosta di questo granché dalla precedente hit, già certificata con il disco di platino dalla FIMI, mostrando però dei guizzi in termini ci composizione vagamente più complessi. Un altro brano dal fascino vintage che attirerà un pubblico estremamente generalista e trasversale grazie ad un unico segreto: «Non c’è un segreto. Noi ci divertiamo molto, dentro di noi ci sono dei bambini». 77 anni Angela Brambati, 78 Angelo Sotgiu, richiamati da Amadeus dopo che – come raccontano – erano rimasti senza etichetta e aggrappati al successo dei loro intramontabili classici. Oggi godono di nuova luce, nuova notorietà, presto un nuovo disco forse («ma al momento ci stiamo concentrando nel fare una cosa per volta»), il sogno di ritornare a cantare in Spagna e Sudamerica, forse forti delle versioni in lingua spagnola di queste due ultime nuove canzoni in repertorio, presto disponibili. E poi la loro partecipazione all’evento elettorale di Forza Italia in vista delle prossime Europee, invitati, come nota ufficiale recita, «personalmente dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani in quanto massimi rappresentanti della musica italiana nel mondo. La loro è infatti una partecipazione musicale e apolitica». Commentano così ai microfoni di Open: «Noi non siamo preoccupati di schierarci perché noi non ci schieriamo con nessuno, siamo neutri, cantiamo per tutti, perché la musica dev’essere per tutti quanti: destra, sinistra, in alto, in basso. Noi andiamo a cantare per chi ci vuole». Di certo non hanno mai pensato di smettere, anche quando si sono ritrovati senza un’etichetta, nemmeno alla morte di Franco Gatti, avvenuta nell’ottobre del 2022. Anzi rivelano: «Fu lui stesso ad invitarci a continuare. È la nostra vita, non ci sarebbe ragione di smettere, la nostra strada è questa».
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