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L’influencer Siu è uscita dal coma, le due versioni del marito in carcere per tentato omicidio: i sospetti sull’arma

24 Maggio 2024 - 13:19 Redazione
Soukaina el basri
Soukaina el basri
La donna è ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione e non può ancora ricevere visite

È uscita dal coma farmacologico Soukaina El Basri, l’influencer nota come «Siu» di Biella originaria del Marocco rimasta ferita lo scorso giovedì nella sua casa e ricoverata all’ospedale di Novara. La 30enne resta ancora ricoverata in osservazione nel reparto di Rianimazione, dove non può ancora ricevere visite, neanche dal fratello che attende dallo scorso venerdì nella sala d’aspetto dell’ospedale. Se le sue condizioni dovessero migliorare, gli inquirenti potrebbero sentire la donna per raccogliere la sua versione su quel che è accaduto nella casa di Chiavazza.

Le due versioni del marito

Il marito Jonathan Maldonato è in carcere accusato di tentato omicidio dalla procura di Biella. Per lui si attende l’udienza di convalida del fermo. L’uomo era stato già denunciato dalla moglie per maltrattamenti a maggio 2023. La querela però era stata ritirata. Maldonato si è dichiarato innocente, fornendo agli inquirenti però due versioni discordanti su come sua moglie sia rimasta ferita. In un primo momento, l’uomo aveva parlato di un incidente domestico con lo spigolo di un mobile, che aveva provocato alla moglie un foro al petto. In un secondo momento, Maldonato ha parlato invece di un tentato suicidio. Agli inquirenti ha raccontato di averla trovata pronta a togliersi la vita e di averla disarmata con qualcosa che aveva tra le mani, ma che non ha saputo definire. Quando stava chiamando i soccorsi, la moglie lo avrebbe convinto a riferire la versione dell’incidente perché «aveva paura di essere ricoverata in Psichiatria».

I sospetti sull’arma

La procura ribadisce di aver raccolto numerosi elementi che accusano Maldonato nelle 25 pagine del decreto di fermo. Tra questi un cappotto spostato, che si trovava su una sedia il 18 maggio, giorno in cui la casa era stata messa sotto sequestro. Due giorni dopo il cappotto sarebbe finito sul tavolo della cucina. Secondo la procura di Biella, Maldonatto avrebbe usato un mazzo di chiavi nascosto per rompere i sigilli e inquinare le prove. Il sospetto degli inquirenti è che l’uomo abbia usato un cacciavite per tentare di uccidere sua moglie.

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