Chico Forti, la lettera del fratello di Dale Pike: «È innocente, liberatelo»
«Chico Forti è innocente, chiedo il suo immediato rilascio». Inizia così la lettera di Bradley Pike, fratello di Dale, il 42enne ucciso a Miami nel 1998 e per cui è stato condannato all’ergastolo l’ex produttore televisivo italiano, oggi 65enne. Il fratello della vittima ha scritto una lettera alla madre di Chico Forti, che è tornato in Italia il 18 maggio scorso dopo 24 anni di detenzione in Florida e ora è detenuto nel carcere di Verona. «Sono davvero molto felice che sia finalmente riuscita a rivedere suo figlio dopo tutti questi anni e dopo le tragedie e il lutto con cui entrambe le nostre famiglie hanno dovuto fare i conti negli ultimi ventisei anni», scrive Bradley Pike nella lettera anticipata in esclusiva da Quarto Grado. «Mi auguro di poterci ritrovare e piangere insieme le vite sprecate, pensando a quello che avrebbero potuto essere se tutta questa storia non fosse avvenuta», aggiunge il cittadino americano.
Proprio nei giorni in cui è stato ucciso, Dale Pike era in trattativa con Chico Forti per l’acquisto di un resort di Ibiza. L’italiano si è sempre dichiarato estraneo al delitto, ma i giudici statunitensi non gli hanno mai creduto. «Si rassereni ora e si goda la prossimità di Chico, sperando che un giorno riusciate a sedervi a tavola insieme a tutti i vostri cari e guardare negli occhi i vostri figli, lavorando e pregando affinché possano vivere in un mondo più giusto», scrive ancora Bradley Pike nella lettera inviata alla madre del 65enne veneto. Mercoledì 22 maggio, Forti ha ricevuto un permesso speciale per raggiungere la madre 96enne, il fratello e lo zio. Un permesso che ha suscitato anche qualche polemica, con l’Spp, il sindacato di polizia penitenziaria, che ha parlato di «amarezza e smarrimento» per la velocità con cui è stato accordato.