La svendita improvvisa di una srl e due strani contratti che portano a Capaci: ecco i misteri degli ultimi sei mesi di Angelo Onorato
È del 29 aprile 2024 l’ultimo atto depositato nel registro delle Camere di commercio con la firma di Angelo Onorato, l’imprenditore palermitano, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato morto sabato scorso nella sua auto con una fascetta stretta intorno al collo. Quel giorno nello studio del notaio di Palermo Roberto Indovina si svolge infatti l’assemblea straordinaria della Casa-Ambienti per la vita srl, la società di Onorato che ha anche un punto vendita di arredamento per la casa nel centro della città. L’oggetto della assemblea è un aumento del capitale sociale da 50 a 68 mila euro, utilizzando la riserva straordinaria accumulata in questi anni che al 31 dicembre 2023 ammontava a oltre 163 mila euro. Si allegano i conti della società che ha chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato di 1,5 milioni di euro e un utile di 52.860 euro, in crescita rispetto ai 31 mila euro dell’anno precedente. Debiti e crediti sono più o meno dello stesso importo vicini ai 900 mila euro, ma alcuni crediti sono per fatture ancora da emettere (263 mila euro). Perfino il fisco italiano deve ad Onorato assai più di quello che pretende da lui. È una piccola società, ma dai conti sembra florida. Se come si è ventilato l’imprenditore aveva problemi finanziari non era dalla sua principale attività.
La frenesia di Onorato negli ultimi sei mesi parte da una vendita di società
Gli ultimi sei mesi della vita da imprenditore di Onorato sono stati però piuttosto vivaci rispetto alla storia precedente. L’imprenditore possedeva infatti oltre alla società principale che era quella in cui lui si recava al lavoro tutti i giorni anche una piccola azienda agricola che coltivava piante e nell’oggetto sociale aggiungeva anche «alberi di Natale». E poi aveva una impresa di costruzioni costruita in piccolo gruppo, la On. Imm. Srl. Se ne parla al passato perché il 20 dicembre 2023 nello studio del notaio Carlo Barabbino di Palermo improvvisamente Onorato ha firmato l’atto di vendita del 100% del capitale (98.800 euro) di questa società di costruzioni. L’acquirente era un altro palermitano, Giuseppe Pretesti, che ha firmato la transazione pagando ad Onorato 98.800 euro, esattamente il valore nominale del capitale sociale.
Quel prezzo della cessione sembra molto più basso del suo valore
Capita talvolta che la vendita di una società per azioni avvenga a un prezzo pari al capitale sociale: se è stata costituita da poco e non ancora avviata o se la sua situazione dei conti è tale che già incassare quel valore nominale è un buon affare per il venditore. Eppure, nell’atto di vendita si prevede il pagamento di quei 98.800 euro con comodo, entro il 31 dicembre 2024. Ma si stabilisce che «gli effetti della presente cessione sono immediati e pertanto la parte cessionaria (il compratore, ndr) parteciperà agli utili risultanti dal bilancio nell’esercizio in corso». Dunque Onorato vende la società di costruzioni a Pretesti non solo per pochi soldi, ma pure rinunciando il 20 dicembre a percepire gli utili della società, che vanno quindi a scontare il prezzo della transazione. Non sono ancora pubblici i conti 2023 della On. Imm. Srl, ma scrivendo in quel contratto «utili» si suppone che non siano negativi. Quelli 2022 danno l’immagine di una società che sembrava valere assai di più. Il fatturato era superiore al milione di euro, l’utile di 13.653 euro, e nei conti della società figuravano 242.075 euro accantonati a riserva straordinaria e 684.419 euro di versamenti in conto aumento di capitale. Onorato non ha fatto quindi un affare con quella vendita, anzi. E allora perché ha deciso di cedere tutto alla vigilia dell’ultimo Natale? È uno dei misteri di questa storia.
Onorato affitta a un certo Battaglia un ramo di azienda della società rimastagli
Ce ne sono però altri due, legati a due contratti di affitto di rami di azienda che sarebbero seguiti a quella vendita nei mesi immediatamente successivi. Il primo è a firma dello stesso Onorato, e porta la data del 2 febbraio 2024. Il notaio questa volta è Alessandro Fontana, con studio in Marineo, comune del palermitano a metà strada fra la Piana degli Albanesi e Corleone. Quel giorno Onorato decide di affittare un ramo della sua azienda principale, Casa-Ambienti per la vita srl, che commercia materiali per l’edilizia. L’affittuario è una società, la Casa Strasburgo srl, che appartiene ad altro imprenditore, Cristiano Battaglia, palermitano, classe 1971. Il contratto di affitto per 6 anni prevede il pagamento ad Onorato di un fisso di 48 mila euro annui più una percentuale se la società di Battaglia grazie a questo affitto vedrà crescere il fatturato: 2% fino a 100 mila euro, 3% da 100 a 150 mila euro, 4% sopra quella soglia. A chi affitta vanno anche i locali dove esercitare l’attività aggiuntiva di impresa.
Un altro contratto di affitto parallelo. E le strade a questo punto portano a Capaci
Qualche settimana dopo nuovamente allo studio del notaio Alessandro Fontana di Marineo si rivolge Giuseppe Pretesti, l’imprenditore che meno di tre mesi prima aveva acquistato da Onorato a un prezzo molto favorevole la sua On. Imm. Srl. È il giorno 11 marzo 2024, e a Fontana viene chiesto anche in questo caso di registrare un affitto di ramo di azienda dell’immobiliare che era appartenuta ad Onorato. Anche qui il contratto vale per 6 anni, e il prezzo pattuito è di 18 mila euro l’anno. L’affittuario è la società Hub costruzioni srl, il cui amministratore unico e rappresentante legale è ancora una volta Cristiano Battaglia, lo stesso imprenditore che poche settimane prima aveva affittato da Onorato il ramo d’azienda dell’altra società che commerciava materiali per l’edilizia. Nel nuovo contratto è scritto che il ramo d’azienda affittato a Battaglia ha per oggetto «l’attività di realizzazione di opere previste nel piano di lottizzazione sito nel Comune di Capaci in contrada Coste». Una concessione approvata nel 2014 quando il titolare della società era appunto Onorato. Ma senza mai mettere una pietra per quei lavori, che sono restati fermi fino a pochissimo tempo fa, quando è stata registrata la «Segnalazione Certificata di Inizio Attività depositata presso il suddetto Comune di Capaci in data 21 dicembre 2023, assunta al prot. n. 19070». Il 21 dicembre 2023 era esattamente il giorno successivo a quella frettolosa vendita della immobiliare di Onorato a un prezzo che sembra per giunta molto basso. Tutto intorno al comune di Capaci. Ed Onorato proprio a Capaci doveva recarsi quella mattina secondo quanto detto alla moglie per incontrare una persona e risolvere, «spero con le buone», una misteriosa vicenda.
Leggi anche:
- La lettera di Angelo Onorato all’amico avvocato, l’ipotesi sul nome sospetto: «Conosce tutta la situazione, se mi succede qualcosa chiedete a lui»
- La famiglia di Angelo Onorato non crede al suicidio, parla la figlia: «È stato ammazzato, lo dico per come io e mia madre l’abbiamo trovato»
- Giallo sulla morte di Angelo Onorato, il marito di Francesca Donato «soffocato» in auto: l’ombra dei debiti e i dubbi sullo sportello posteriore aperto